La Filarmonica della Scala al Festival Enescu 2021
La Filarmonica della Scala è molto onorata di essere a Bucarest in questo importantissimo Festival, pieno di tantissime orchestre di fama mondiale. Lo dice il suo vicepresidente, maestro Damiano Cottalasso, ospite a Radio Romania Internazionale.
Iuliana Sima Anghel, 03.09.2021, 10:10
La Filarmonica della Scala è molto onorata di essere a Bucarest in questo importantissimo Festival, pieno di tantissime orchestre di fama mondiale. Lo dice il suo vicepresidente, maestro Damiano Cottalasso, ospite a Radio Romania Internazionale insieme al primo violino di spalla della famosa Filarmonica, Francesco De Angelis, prima del concerto tenuto ieri sera alla Sala del Palazzo di Bucarest, nellambito del Festival Internazionale “George Enescu”, sotto la guida del direttore dorchestra colombiano Andrés Orozco-Estrada e accanto al violoncellista Daniel Müller-Schott.
Lunghissimi gli applausi del pubblico dopo il Concerto per violoncello e orchestra in Si minore di Antonin Dvořák, e la Sinfonia n.2 in Re maggiore di Johannes Brahms. “Siamo tutti contenti di poter ripartire da qua. E il primo concerto allestero dopo un anno e mezzo di pandemia, che ha bloccato il panorama artistico e musicale”, sottolinea il vicepresidente della Filarmonica della Scala. “Questo segnale di ripartenza in questo Paese e in questo festival ci dà tanta gioia ed è un fatto molto importante. La Filarmonica della Scala ringrazia il Festival per aver mantenuto i suoi impegni ed essere riusciuto a organizzare un festival così importante anche in sicurezza”, conclude Damiano Cottalasso.
Lo stesso direttore dorchestra Andrés Orozco-Estrada dirige stasera anche il secondo concerto che la prestigiosa Filarmonica tiene a Bucarest, con la Suite n.1 del grande compositore romeno George Enescu, al quale è intitolato il Festival, il Concerto per violino e orchestra n.3 in Sol maggiore di Mozart e la Sinfonia n.9 in Mi minore – Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Sul palcoscenico salirà come solista il violinista Julian Rachlin.
Una collaborazione estremamente fruttuosa quella della Filarmonica della Scala e il giovane direttore dorchestra Andrés Orozco-Estrada, spiega a Radio Romania Internazionale il primo violino di spalla Francesco De Angelis, la cui carriera è indissolubilmente legata al Teatro alla Scala. “Ha una grande esperienza nellorchestrazione, nonostante la sua giovane età”, aggiunge il famoso violinista, contento di essere a Bucarest con un bravo maestro e con la sua orchestra ritrovata dopo il fermo della pandemia. Ed è lieto di tornare stasera sul palcoscenico e suonare Enescu. “Mi piace molto questo inizio, con questo grande concertato recitativo dei primi violini, che sembra non finire mai. Cè una nostalgica espressione che porta a sognare”, conclude Francesco De Angelis.
Durante la pausa del concerto tenuto ieri sera dalla Filarmonica della Scala, è stata inaugurata anche la mostra “Enescu. Genio e Festival. Volti di Amore”, che racconta attraverso fotografie e documenti inediti, alcuni presentati per la prima volta, momenti della vita del grande compositore e della storia del Festival. Si tratta di una selezione delle oltre 230 fotografie degli archivi di ARTEXIM. Scannerizzati anche più di 50 documenti rilevanti messi a disposizione dagli Archivi Diplomatici del Ministero degli Esteri romeno e dagli Archivi del Museo Nazionale George Enescu. Questo progetto originale è stato realizzato con il contributo dei quattro fotografi ufficiali del Festival: Andrada Pavel, Cătălina Filip, Andrei Gândac e Alex Damian, precisano gli organizzatori.