Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania
Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicato anno generato dalla pandemia, l'Ordine di Malta porta avanti i suoi progetti in Romania, compresi quelli avviati per contenere la diffusione del coronavirus.
Iuliana Sima Anghel, 23.06.2021, 11:33
Con il ritorno graduale alla normalità dopo il complicato anno generato dalla pandemia, lOrdine di Malta porta avanti i suoi progetti in Romania, compresi quelli avviati per contenere la diffusione del coronavirus. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, che celebra la sua Festività nazionale il 24 giugno, Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dellOrdine. Una giornata celebrata con grande gioia.
“Dopo un anno in cui non abbiamo potuto vederci in occasione del 24 giugno, questanno potremo nuovamente ritrovarci con il corpo diplomatico, con le autorità, con i volontari, con alcuni membri della comunità daffari e altri ospiti per la nostra celebrazione”, aggiunge lAmbasciatore dellOrdine di Malta che, durante il difficile periodo di emergenza pandemica, ha intensificato la sua attività in Romania, insieme al Servizio di assistenza e aiuto maltese (Malteser Relief Service), dalla cui fondazione nel nostro Paese ricorre il 30/o anniversario.
Allacciate nel 1932, le relazioni diplomatiche bilaterali vennero interrotte nel 1948, dopo linsediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991, dopo la caduta del regime. Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole dordine dellattività pluridecennale svolta in Romania dallOrdine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente limpegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).
In un anno complicato per tutti, “lOrdine si è impegnato senza risparminare risorse in tutto il mondo, dove abbiamo una presenza”, puntualizza lAmbasciatore Roberto Musneci, ricordando il lavoro svolto, ad esempio, in Italia, come parte integrale dello sviluppo del piano vaccinale e della risposta, in generale, alla pandemia Covid prima che apparissero i vaccini. “La stessa cosa si è sviluppata anche negli altri Paesi europei – in Germania, in Francia e ovviamente anche in Romania, dove anche durante il priodo di lockdown noi abbiamo prodotto e donato materiali di protezione individuale, e abbiamo assistito i nostri beneficiari”, spiega ancora Roberto Musneci.
LAmbasciatore ha messo in evidenza la collaborazione svolta con il Comitato Nazionale di Coordinamento delle Attività Vaccinali (CNCAV), con il suo presidente – il colonnello Valeriu Gheorghiță, e con il suo vicepresidente – il viceministro alla Salute, Andrei Baciu, “per fornire informazioni corrette sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini, soprattutto nelle zone rurali dove siamo presenti”, ha spiegato ancora lAmbasciatore, precisando che il lavoro si svolge anche insieme a ong come World Vision.
“Cè bisogno di informazione e bisogna assolutamente raggiungere limmunità di gregge, quindi continueremo ad avere un impegno costante”, sottolinea Roberto Musneci, precisando che lOrdine di Malta e il Malteser Relief Service stanno già riaprendo alcuni progetti sospesi per forza di cose durante il periodo di lockdown. “Poi vedremo quello che ci proporrà la realtà dei fatti, perchè esisteranno gli effetti di medio e lungo termine della pandemia, anche da un punto di vista psicologico. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel. Cè coraggio, cè ottimismo, però bisogna lottare ed essere coscienti dei problemi che ci si presenteranno”, ha concluso S.E. Roberto Musneci, lAmbasciatore del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta in Romania.