Ambasciatore Marco Giungi: crescita, percorso storicamente continuo nei rapporti Italia-Romania
“La facilità con la quale i romeni si integrano nel nostro Paese e gli italiani stessi si integrano in Romania mi rende estremamente fiducioso riguardo alla permanenza di questi rapporti umani.
Iuliana Sima Anghel, 27.04.2021, 10:00
La facilità con la quale i romeni si integrano nel nostro Paese e gli italiani stessi si integrano in Romania mi rende estremamente fiducioso riguardo alla permanenza di questi rapporti umani, che sono il vero fondamento e il cemento delle relazioni tra due nazioni. Lo sottolinea in un’intervista a Radio Romania Internazionale S.E. Marco Giungi, al termine della sua missione di Ambasciatore d’Italia a Bucarest, iniziata a maggio 2017.
Quattro anni segnati da riferimenti importanti nello sviluppo e nel rafforzamento delle relazioni Roma-Bucarest, quali la visita di stato effettuata dal presidente Klaus Iohannis in Italia a ottobre 2018 e il primo semestre romeno di presidenza del Consiglio dell’UE nel 2019, anno che ha celebrato anche il 140/o delle relazioni diplomatiche. Inoltre, lo stesso 2019 ha visto un record nell’interscambio commerciale, che ha raggiunto i 15,64 miliardi di euro. L’Italia si è riconfermata il secondo partner commerciale della Romania anche nel 2020 quando, nonostante la pandemia, l’interscambio ha superato i 13,8 miliardi di euro.
Sono le tappe principali di questi quattro anni che ho avuto la fortuna e l’onore di passare in questo Paese come Ambasciatore d’Italia. Sono pietre miliari, ma è importante anche ciò che si è svolto tra queste tappe, puntualizza Marco Giungi, definendo il record come la punta di un processo di crescita storicamente continuo, ma rallentato dalla pandemia.
Un processo che riprenderà il passo degli anni passati, anche perchè è dovuto a una sintonia, a una vicinanza storica e culturale, che è veramente profonda, aggiunge l’Ambasciatore, ribadendo l’importanza della comunità romena in Italia e della collettività italiana in Romania per i rapporti estremamente profondi tra i due Paesi. Questo mi dà la certezza che, una volta superata finalmente questa parentesi triste e dolorosa, riusciremo a riprendere i ritmi che hanno contraddistinto storicamente i rapporti bilaterali, sottolinea Marco Giungi.
La crescita è stata sempre un percorso importante che ha caratterizzato storicamente i rapporti bilaterali negli ultimi 30 anni, una crescita non solo numerica, ma soprattutto di qualità. Trovo che il ruolo della collettività romena in Italia sta crescendo di giorno in giorno. Sempre più sono i romeni che diventano imprenditori in Italia, che costruiscono insieme la crescita personale e familiare loro, ma anche dei nostri due Paesi, aggiunge il nostro ospite.
L’Ambasciatore ha fatto un particolare riferimento all’espressione di solidarietà tra i due Paesi durante i difficilissimi momenti della pandemia di coronavirus: azioni concrete o simboliche, come il gesto della Romania di inviare un’équipe sanitaria per appoggiare i colleghi in Lombardia oppure l’illuminazione del Palazzo Presidenziale Cotroceni di Bucarest con i colori della bandiera italiana.
Sono cose che hanno un significato profondo e sono il riflesso di un’amicizia duratura e profonda, sottolinea Marco Giungi, che lascia la Romania con bellissimi ricordi. Ho trovato ovunque non solo un’accoglienza sempre molto calorosa e una vicinanza al Paese che rappresentavo, ma tracce di una cultura comune, ha detto ancora il diplomatico.