JAZZT VIVALDI in partenza all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
L'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugurerà il 20 aprile la serie dei quattro concerti inclusi nella tournée internazionale JAZZT VIVALDI, avviata quest'anno dall'Associazione Musica Ricercata.
Iuliana Sima Anghel, 19.04.2021, 10:00
L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugurerà il 20 aprile la serie dei quattro concerti inclusi nella tournée internazionale JAZZT VIVALDI, avviata quest’anno dall’Associazione Musica Ricercata. Un viaggio musicale dedicato ai 280 anni dalla scomparsa del grande compositore italiano, che ha inizio nella sua città natia per concludersi il 4 maggio a Vienna, dove Antonio Vivaldi si è spento nel 1741. Un’esperienza virtuale, che offrirà al pubblico l’opportunità di scoprire opere di Vivaldi anche attraverso associazioni estetiche esplorative con altri compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o ricorrenze: George Enescu, Béla Bartók, Camille Saint-Saëns, Tomaso Albinoni, Giuseppe Verdi, Gustav Mahler, Astor Piazzolla e Igor Stravinsky.
I protagonisti della tournée sono il noto soprano romeno Rodica Vică e ImpRoWien Ensemble, che riunisce cinque giovani artisti che vivono a Vienna. Gli eventi saranno trasmessi sulle reti sociali dagli organizzatori e dai partner. Il soprano Rodica Vică ha spiegato a Radio Romania Internazionale cosa porta di nuovo il progetto nel paesaggio culturale internazionale.
Una tournée inedita e una prima mondiale. Era nostro desiderio commemorare come si deve il 280/o della scomparsa del grande compositore Antonio Vivaldi, e non abbiamo lasciato che l’anno pandemico adombrasse questo momento. Quindi, partiamo da Venezia per concludere a Vienna, dove si è spento Vivaldi. E’ un progetto di musica da camera, che abbina parecchi generi musicali, unendo una rosa di compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o commemorazioni. JAZZT VIVALDI è organizzato dall’Associazione Musica Ricercata, cofinanziato dall’Amministrazione del Fondo Culturale Nazionale, in partenariato con istituzioni culturali romene o internazionali che hanno aderito all’iniziativa, come l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che sostengono con tanta fiducia l’innovativo progetto JAZZT VIVALDI, spiega il soprano.
Presente sui grandi palcoscenici lirici in Romania e all’estero, Rodica Vică vanta numerosi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Ci ha spiegato anche cosa propone al pubblico il concerto del 20 aprile e quali saranno le prossime tappe della tournée.
Sei lavori di Vivaldi e non solo. Abbiamo abbinato le sue musiche a brani di altri compositori di cui quest’anno ricorrono anniversari o commemorazioni – George Enescu, Béla Bartók, Camille Saint-Saëns, Tomaso Albinoni, Giuseppe Verdi, Gustav Mahler, Astor Piazzolla e Igor Stravinsky. Si tratta quindi di quattro concerti, aperti da quello del 20 aprile, seguito da un altro appuntamento, organizzato e ospitato il 25 aprile dall’Istituto Culturale Romeno di Vienna. Il terzo appuntamento musicale si terrà il 27 aprile nella Sala Antonio Vivaldi della capitale austriaca, dove la nostra tournée si concluderà il 4 maggio nella Chiesa di San Carlo (Karlskirche), vicinissimo al posto in cui è stato sepolto il compositore, aggiunge Rodica Vică, spiegando anche come è nata la collaborazione con i giovani artisti che compongono l’ImpRoWien Ensemble.
Quattro sono romeni, mentre la violista è austriaca, quindi un ensemble misto. Come vedete, le parole misto e fusione ricorrono spesso in questo progetto. Sono tutti giovani musicisti, molto desiderosi e aperti a simili progetti – chiamiamoli non convenzionali. Tutti bravissimi strumentisti delle grandi orchestre di Vienna, quali Wiener Symphoniker, che hanno studiato o studiano nella capitale austriaca. Il pianista e compositore Cristian Spătaru, che è anche l’autore delle improvvisazioni del nostro programma musicale, studia per diventare direttore d’orchestra. Quindi, si tratta di musicisti con parecchie valenze, non solo strumentisti. Voglio ancora una volta ricordare i loro nomi: Cristian Spătaru – pianista e orchestratore, Cristian Ruscior – violinista, Graţiela Aranyosi – violinista, Hannah Berghofer – violista e Florian Christian Dragomir – contrabbassista, conclude il soprano Rodica Vică.