Affetto e rispetto per Regina Elena di Romania a Firenze
Una figura femminile importante per la vita della nostra città, di cui fu tra i protagonisti nel periodo in cui qui abitò: raffinata, colta, rigorosa, amante dell'arte, generosa, una donna che ha amato Firenze e a Firenze ha lasciato il segno.
Iuliana Sima Anghel, 02.02.2021, 12:00
Una figura femminile importante per la vita della nostra città, di cui fu tra i protagonisti nel periodo in cui qui abitò: raffinata, colta, rigorosa, amante dell’arte, generosa, una donna che ha amato Firenze e a Firenze ha lasciato il segno. Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella al Comune di Firenze, dopo la recente decisione del Consiglio del capoluogo toscano di intitolare una strada alla Regina Elena di Romania.
Riteniamo importante ricordarla dedicando a lei una strada o un luogo pubblico per il suo contributo civile alla città di Firenze e per la sua sensibilità verso i fiorentini. L’intitolazione sarà ‘Elena di Romania’ perchè il suo desiderio durante l’esilio nella nostra città, era di essere conosciuta proprio con questo nome, aggiunge Mimma Dardano, citata dal comunicato diramato dal Comune di Firenze in seguito all’approvazione della mozione presentata in tal senso dalla Lista Nardella.
Lungo i decenni di esilio vissuti a Villa Sparta, tra Firenze e Fiesole, Elena di Romania si è fatta conoscere e apprezzare, annoverandosi anche tra i membri fondatori del Giardino dell’Iris e supportando la città negli anni dell’alluvione.
Principessa di Grecia e Danimarca, nacque nel 1896 ad Atene come figlia maggiore di Re Costantino I e Regia Sofia di Prussia. Il 10 marzo 1921 sposò il principe ereditario della Corona romena, il futuro Re Carlo II, ma divorziarono nel 1928. Dal 1927 al 1930 fu sovrana reggente, appoggiando il figlio Michele, salito per la prima volta al trono all’età di soli 6 anni. Dal 1932 al 1940 visse in esilio a Firenze, dove accolse nella sua residenza, diventata un riferimento di eleganza, raffinamento e ospitalità, personalità degli ambienti artistici e culturali, ma anche politici e militari.
Rientrò in Romania come Regina-madre dopo l’abdicazione di Carlo II, nel 1940, quando il figlio Michele tornò sul trono del Paese, e fu la sua consigliera più fidata. Durante la guerra, sotto il regime di Ion Antonescu, la Regina Elena si adoperò per salvare migliaia di ebrei, tra cui anche bambini orfani. Nel 1993, undici anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1982, lo Stato d’Israele le conferì il titolo di Giusto fra le Nazioni e il suo nome figura a Yad Vashem di Gerusalemme.
Dopo il 30 dicembre 1947, il regime comunista insediato dall’Unione sovietica in Romania costrinse Re Michele ad abdicare, per cui la Famiglia Reale fu costretta all’esilio. Regina Elena andò a Villa Sparta di Fiesole e negli ultimi anni della vita, per motivi di salute, raggiunse il figlio e la famiglia in Svizzera, dove si è anche spenta nel 1982. Le sue spoglie vennero rimpatriate nel 2019 e deposte al Monastero di Curtea de Arges, dove riposano tutti i sovrani di Romania.
L’avvio di questa iniziativa patriottica e storica, volta a dedicarle una strada o un luogo pubblico a Firenze, è merito della signora Melania Cotoi, presidente dell’Associazione AlterNATIVA, sottolineava nei giorni scorsi la Casa Reale di Romania in un post su Facebook. Guida turistica a Firenze dal 2008 e presidente dell’Associazione AlterNATIVA, fondata nel 2016 per promuovere la cultura romena e i suoi legami con l’Italia, Melania Cotoi, che vive nella Penisola dal 2000, racconta a Radio Romania Internazionale com’è nata l’iniziativa.
Un’idea scattata negli anni scorsi, in seguito alle riprese condotte a Firenze dalla giornalista Camelia Csiki della TV pubblica romena, per una serie di documentari dedicati alla sovrana. Accompagnandola come guida e interprete, Melania Cotoi ha coinvolto alcune persone che avevano dei ricordi della sovrana, come l’avvocato Federico Frediani, fierissimo di essere stato battezzato dalla Regina Elena di Romania, racconta la nostra ospite.
Affetto e rispetto sono le parole che definiscono i ricordi dei fiorentini che hanno incontrato – da bambini – la Regina. Ma anche coloro che non l’hanno incontrata conoscono la storia di questa donna straordinaria, Giusta tra le Nazioni, aggiunge Melania Cotoi. Così ha avviato gli iter che hanno portato alla mozione inoltrata dalla Lista Nardella, per intitolare una strada o un luogo pubblico a Elena di Romania. Durante le sedute della Commissione Cultura e del Consiglio Comunale, tutti hanno speso bellissime parole e ragioni per le quali la Regina Elena si merita una cosa simile, e la capolista Mimma Dardano ha fatto veramente un ottimo lavoro, aggiunge la presidente dell’Associazione AlterNATIVA.
A maggio, a Firenze si svolgerà una cerimonia commemorativa dedicata a Regina Elena, e la strada verrà inaugurata l’anno prossimo. La Casa Reale di Romania ha precisato che Sua Maestà Margareta, la Custode della Corona, figlia di Re Michele e nipote della sovrana, è stata informata costantemente sull’iniziativa e ha inviato una lettera di congratulazioni all’Associazione AlterNATIVA.
Un’Associazione che svolge tutte le attività esclusivamente grazie al volontariato e il cui nome abbina due parole che definiscono una persona che ha scelto di vivere altrove: una persona nata in un posto, quinti NATIVA, che ha la sua identità, mentre Alter sta per indicare una seconda possibilità. Quindi, AlterNATIVA è la persona fiera delle proprie origini, che durante le vita è migliorata grazie ad un’altra cultura, conclude Melania Cotoi.