Giornata Cultura: Versi italiani, sensibilità romena all’Accademia di Romania in Roma
Versi italiani, sensibilità romena: è la scelta dell'Accademia di Romania in Roma per la Giornata della Cultura Nazionale, che apre anche il palinsesto di eventi che verranno promossi nel 2021 dalla prestigiosa istituzione nella capitale italiana.
Iuliana Sima Anghel, 13.01.2021, 14:14
Versi italiani, sensibilità romena: è la scelta dell’Accademia di Romania in Roma per la Giornata della Cultura Nazionale, che apre anche il palinsesto di eventi che verranno promossi nel 2021 dalla prestigiosa istituzione nella capitale italiana. Indetta per legge nel 2010, la festa viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).
Un evento virtuale dedicato alla poesia, che invita il pubblico nello stesso giorno, dalle ore 18:00, a collegarsi con la pagina Facebook dell’Accademia di Romania in Roma, accanto ad una rosa di poetesse romene che vivono in Italia e scrivono anche nella lingua di adozione, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dell’Accademia di Romania, prof.ssa associata dr. Oana Boşca-Mălin.
Le protagoniste della serata di poesia coordinata dal giornalista e scrittore Valeriu Barbu, sono Laura Barbu, Mariana Cornea, Tatiana Ciobanu, Alexandra Firiță, Lăcrămioara Maricica Niță, Iuliana Olariu, Lucia Ileana Pop, Lidia Popa, Alina Monica Țurlea, Rodica Vinău, Marioara Vișan. Le esponenti della comunità romena di Roma e Lazio, Lombardia o Piemonte sono solo alcune dei/delle nostri connazionali che scrivono letteratura in italiano e che pubblicano nella Penisola presso editrici come Rediviva di Milano o nel Paese di origine, aggiunge la vicedirettrice dell’Accademia di Romania.
Si tratta di un tipo di poesia che prende ispirazione dall’esperienza di emigrazione e immigrazione, che parla di identità e diversità culturale, della nostalgia per la terra natia o degli orfani bianchi. Sono voci poetiche riconosciute e presenti lungo il tempo in vari cenacoli e incontri lettarari, quindi ci sembrava giusto dare spazio a questo fenomeno culturale, dice ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin. Il pubblico potrà scoprire perchè le protagoniste della Giornata della Cultura Romena all’Accademia di Romania hanno scelto di scrivere nella lingua di adozione: un gesto di legittimazione, di farsi riconoscere, un gioco, un esercizio linguistico o la manifestazione di una doppia appartenenza culturale. I punti di comunanza tra queste voci sono in tanti, ha concluso la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, invitando il pubblico a (ri)scoprire la loro lirica. L’evento è appoggiato dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e patrocinato dall’Ambasciata di Romania in Italia.