Raed Arafat, Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito al capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza di Romania, Raed Arafat, lonorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia.
Iuliana Sima Anghel, 01.10.2020, 20:56
In una cerimonia ristretta ospitata oggi dalla sua Residenza, l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, ha consegnato al dott. Raed Arafat, segretario di stato al Ministero dell’Interno e capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza di Romania, l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia, conferita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Un riconoscimento al ruolo che una persona come Raed Arafat ha avuto nel suo percorso professionale di continua collaborazione con gli enti omologhi italiani – la Protezione Civile, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, le università, ha spiegato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore Marco Giungi, evidenziando il ruolo determinante svolto dal capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza nel pieno della crisi Covid per aiutare sia la collettività italiana in Romania che l’Italia in quanto tale.
Uno dei riferimenti nella collaborazione Italia-Romania durante i difficilissimi mesi del lockdown è stata la missione dei 15 medici e infermieri volontari romeni, accompagnati da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, che dal 7 al 24 aprile hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal nuovo coronavirus. La missione si è svolta nell’ambito del Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea. Inoltre, la Romania ha inviato in Italia 90.000 mascherine di protezione FFP2, provenienti dalla riserva di contromisure mediche per l’epidemia di COVID-19, acquistate dalle autorità di Bucarest in base ad una sovvenzione di 10 milioni di euro firmata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza/ Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza e la Commissione Europea, attraverso la Direzione Generale per la Protezione Civile e le Operazioni per aiuto umanitario europee (DGECHO).
La relazione tra la Romania e l’Italia è stata molto più intensa quest’anno, ha detto a Radio Romania Internazionale il dott. Raed Arafat, particolarmente onorato dell’onorificenza conferitagli dal presidente Sergio Mattarella. La collaborazione è stata molto più stretta quest’anno. Certo, la collaborazione nel nostro settore è stata sempre particolarmente buona, abbiamo ottimi rapporti con i nostri colleghi e omologhi della Protezione civile italiana e del campo medico. Quest’anno, però, ci siamo sentiti molto più vicini perchè la situazione che ha colpito l’intero mondo è una situazione che innanzittutto ci deve unire e far lavorare insieme. Solo così possiamo superarla. Sono rimasto sorpreso quando l’ambasciatore Marco Giungi mi ha dato la notizia dell’onorificenza. Per me rappresenta un riconoscimento del lavoro di squadra, dell’impegno di tutti i coleghi con i quali ho lavorato prima, adesso e durante la pandemia, ugualmente per i colleghi che sono andati in Italia ad offrire il loro supporto, quindi un riconoscimento per tutti noi. Il fatto che si tratta del sommo riconoscimento dello Stato italiano rende un onore particolare a me, ma soprattutto ai miei colleghi, ha sottolineato Raed Arafat.
Durante la crisi generata dalla pandemia, un commovente intervento del capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza è stato quello per aiutare una coppia italo-romena, genitori di due figlie, registrate solo in Italia. Rimasti bloccati in Belgio, cercavano di rientrare insieme in Romania. Presenti oggi alla cerimonia, i giovani hanno espresso la loro gratitudine al sostegno concesso da Raed Arafat.
Ciò che colpisce nel ministro-segretario di stato Raed Arafat, con il quale abbiamo collaborato in moltissime occasioni nell’arco degli ultimi 10-15 anni, è che è in grado di affrontare sia problematiche sistemiche sia problemi puntuali che si sono creati in questo periodo particolare di pandemia, ha detto, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, Roberto Musneci.
Alla cerimonia ospitata dalla Residenza dell’Ambasciatore d’Italia erano presenti anche il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, il Nunzio Apostolico in Romania, Mons. Miguel Maury Buendìa, e l’ambasciatore britannico a Bucarest, Andrew James Noble.
Palestinese naturalizzato romeno, Raed Arafat si è laureato nel 1989 in medicina generale presso l’Università di Medicina e Farmacia di Cluj Napoca, conseguendo nel 2003 anche il Master Europeo in Medicina dei disastri (EMDM) presso l’Università Libera di Bruxelles e l’Università Piemonte di Novara, specializzandosi in medicina d’urgenza. Dopo aver iniziato la carriera professionale nel 1990 presso il reparto terapia intensiva dell’Ospedale d’Urgenza di Târgu Mureş, ha fondato il Servizio Medico Urgenze di Rianimazione ed Estricazione (SMURD), che ha sviluppato collaborazioni con ospedali di altri Paesi finalizzate alla formazione del personale e all’acquisizione di nuovi mezzi (navali, aerei, ampliamento parco ambulanze). Ha ricoperto l’incarico di segretario di stato presso il Ministero della Salute (agosto 2007-ottobre 2012 e dicembre 2012-gennaio 2014), coordinando il Sistema di assistenza medica d’urgenza. Da ottobre a dicembre 2012, ha rivestito la posizione di Ministro della Salute ad interim. Da gennaio 2014 è diventato segretario di stato al Ministero dell’Interno, incarico che ricopre a tutt’oggi, coordinando il Dipartimento per le Situazioni di Emergenza. Dal 2011 è anche esperto di alto livello nell’ambito del Gruppo di Lavoro per Salute, Alimentazione e Agricoltura della NATO, che co-presiede dal 2012. E’ stato insignito di numerose onorificenze nazionali e internazionali, tra cui la Legione d’onore francese, ed è autore di vari libri e pubblicazioni di medicina d’urgenza e pronto soccorso.