Papa Giovanni Paolo II: Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente
Romania, Paese ponte tra l'Oriente e l'Occidente, crocevia tra l'Europa Centrale e l'Europa Orientale! Così Papa Giovanni Paolo II si rivolgeva ai romeni durante la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese amggioranza ortodossa.
Iuliana Sima Anghel, 18.05.2020, 12:23
Romania, Paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, crocevia tra l’Europa Centrale e l’Europa Orientale! Romania, che la tradizione chiama con il bel titolo di Giardino della Madre di Dio! Vengo da te nel nome di Gesù Cristo, figlio di Dio e della Vergine Maria! Alla soglia di un nuovo millennio, continua a fondarti il futuro sulla forza del Vangelo! Con l’aiuto di Cristo sarai protagonista di un nuovo periodo di entusiasmo e coraggio! Sarai una nazione prospera, terra che porta alla luce il bene, un popolo della solidarietà e della pace. Che Dio ti protegga e ti benedica per sempre!
Con questo commovente messaggio, Papa Giovanni Paolo II, nato esattamente un secolo addietro, si rivolgeva ai romeni che lo hanno accolto con grande entusiamo e calore 21 anni fa. Un momento storico, perchè il suo viaggio a Bucarest, dal 7 al 9 maggio 1999, era la prima visita di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa. E la vita stessa di Giovanni Paolo II fu segnata da primati: è stato il primo papa nato in uno stato comunista, il primo a visitare un Paese a maggioranza ortodossa – la Romania, e il primo ad entrare in una sinagoga e a visitare una moschea.
Un altro percorso che segnò il suo pontificato fu quello di avvicinare la Chiesa Cattolica alle Chiese sorelle ortodosse. Prima fra tutte, importantissima, la Chiesa Ortodossa Romena, nel corso dello storico viaggio compiuto in Romania dal 7 al 9 maggio 1999. Il Papa ha voluto mostrare che non è solo una bella immagine quella della Chiesa che respira anche con il polmone orientale.
Sono venuto in questi giorni a rendere omagio al popolo romeno che, nella storia, è segno dell’irradiarsi della civiltà romana in questa parte dell’Europa, ove ha perpetuato il ricordo, la lingua e la cultura. Sono venuto a rendere omaggio a fratelli e sorelle che hanno consacrato questa terra, facendovi fiorire una civiltà ispirata al Vangelo di Cristo. A un popolo cristiano, fiero della sua identità, difesa spesso a caro prezzo nei travagli e nelle vicissitudini che ne hanno segnato l’esistenza. (…) Dopo un lungo inverno di sofferenza, possiamo finalmente regalarci gli uni agli altri l’abbraccio della pace e lodare insieme il Signore. Da questa capitale, abbraccio l’intera Romania. Per me, è una grande gioia spirituale l’essere in terra romena e ringraziare Dio, insieme a voi, per il meraviglioso lavoro compiuto. Alla fine del secondo millennio, le vie che si erano allontanate, cominciano ad avvicinarsi. Assistiamo all’intensificazione del movimento ecumenico, inteso a raggiungere la piena unità. Queste parole di Gesù Cristo, affidate ai discepoli alla vigilia delle Passioni, risuonano oggi per noi come un invito presente a fare dei passi in avanti sul cammino della fedeltà e dell’amore, diceva durante la messa pontificale Papa Giovanni Paolo II-o, canonizzato nel 2014 da Papa Francesco che, 20 anni dopo la storica visita di Karol Woityla, ha compiuto, a sua volta, un viaggio apostolico in Romania dal 31 maggio al 2 giugno 2019, all’insegna di Camminiamo insieme!
Lungo gli anni, gli ascoltatori di Radio Romania Internazionale dell’intero mondo hanno dichiarato per due volte Papa Giovanni Paolo II la Personalità dell’Anno. Lo stesso riconoscimento dagli amici di Radio Romania Internazionale a Papa Francesco, nominato la Personalità del 2013.