COVID-19: medici romeni rientrati da Milano, arrivata donazione Papa Francesco
Un aereo C-27 Spartan delle Forze Aeree Romene ha portato oggi a Bucarest la squadra di 15 medici e infermieri romeni che dal 7 aprile hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal COVID-19.
Iuliana Sima Anghel, 25.04.2020, 17:42
Un aereo C-27 Spartan delle Forze Aeree Romene ha portato oggi a Bucarest la squadra di 15 medici e infermieri romeni, accompagnata da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, che dal 7 aprile hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal COVID-19. Lo stesso aereo ha portato in Romania i respiratori e il materiale sanitario donati da Papa Francesco all’Ospedale Provinciale di Suceava.
Ci tenevo in modo particolare ad essere presente al rientro in Patria della formidabile squadra di medici, infermiere, pompieri che hanno lavorato come volontari per 17 giorni in Italia dove, con la loro solidarietà, si sono trovati al fianco dei colleghi e dei pazienti italiani nella lotta al COVID-19, ha detto il premier Ludovic Orban, accogliendo la squadra medica accanto all’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi. Alla Base 90 delle Forze Aeree Romene di Otopeni erano presenti anche il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, il ministro della Salute, Nelu Tătaru, e il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat.
A loro vanno il mio rispetto e apprezzamento, unitamente al mio enorme ringraziamento per aver portato un’immagine estremamente bella della Romania non solo in Italia, ma anche in Europa. Le mie congratulazioni per tutto quello che hanno fatto in questa missione umanitaria e i miei auguri di successo nella carriera, ha detto ancora il premier. La missione dei medici e infermieri volontari romeni a Milano è rientrata nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea.
A nome del Governo di Bucarest, il primo ministro Ludovic Orban ha espresso inoltre la gratitudine per il gesto caritatevole di Papa Francesco, che il 23 aprile, quando la Chiesa fa memoria di San Giorgio Martire, onomastico di Jorge Mario Bergoglio, ha donato alla Romania cinque respiratori, di cui due di ultima generazione, 200 tute protettive, 900 mascherine FFP2, 5.000 mascherine sanitarie e 400 occhiali protettivi. Il Ministero degli Esteri di Bucarest, attraverso l’Ambasciata di Romania in Italia, ha offerto il supporto logistico al trasporto dei materiali da Roma a Milano. I respiratori e il materiale sanitario arriveranno all’Ospedale Provinciale della città di Suceava (nord-est), il più grande focolaio di coronavirus in Romania.
Stiamo combattendo la stessa guerra, ha detto, da parte sua, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, esprimendo la gratitudine del Bel Paese per l’impegno della squadra medica romena. E’ con un grande senso di gratitudine che porgo loro il mio saluto al ritorno in Romania, così come li avevo salutati quando sono partiti per l’Italia. Penso sia particolarmente significativo il loro rientro a bordo di un aereo militare, che ha portato anche la donazione di Sua Santità Papa Francesco, ha detto l’Ambasciatore, spiegando che la solidarietà non è una strada a senso unico e neanche a doppio senso. E’ piuttosto come un circolo: una volta sei dentro, allora rimani dentro questo circolo della solidarietà. A giusta ragione, la Romania è orgogliosa di trovarsi dentro questo importantissimo circolo della solidarietà, ha detto ancora Marco Giungi.
Insieme, possiamo sempre essere migliori, ha detto al rientro dall’Italia lo specialista in medicina d’emergenza, Alin Suciu. Possiamo dire che l’intera squadra medica ha fatto fronte con successo alla missione, ed è riuscita a trasmettere un senso di fiducia in più sia ai cittadini della Romania che a quelli degli stati membri dell’UE, ha detto il medico Alin Suciu.
Lo stesso volo delle Forze Aeree Romene ha trasportato oggi da Bucarest a Milano 90.000 mascherine di protezione FFP2. Il Ministero della Difesa di Bucarest precisa che il materiale sanitario proviene dalla riserva di contromisure mediche della Romania per l’epidemia di COVID-19, acquistate dal nostro Paese in base ad una sovvenzione di 10 milioni di euro firmata dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza/ Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza e la Commissione Europea, attraverso la Direzione Generale per la Protezione Civile e le Operazioni per aiuto umanitario europee (DGECHO).