L’immagine dell’ebreo di Andrei Oişteanu, all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
Un libro ben documentato e scritto con intelligenza: così il rinomato professore e studioso Moshe Idel definisce nella prefazione all'edizione americana L'immagine dell'ebreo nella cultura romena del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu.
Iuliana Sima Anghel, 28.01.2020, 12:42
Un libro ben documentato e scritto con intelligenza: così il rinomato professore e studioso Moshe Idel definisce nella prefazione all’edizione americana L’immagine dell’ebreo nella cultura romena del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu. È un’analisi esplicita di molti temi legati all’immagine dell’ebreo e una critica implicita di una importante componente della cultura romena. Ma soprattutto, è un libro molto coraggioso, spiega il prof. Moshe Idel nella stessa prefazione al libro pubblicato nel 2009 presso University of Nebraska Press. Il volume, la cui terza edizione in romeno è stata pubblicata dalla Polirom nel 2012, è stato ormai tradotto in numerose lingue nell’intero mondo. Nel 2018, è uscito anche in Italia, nella Collana di Studi Ebraici di Salomone Belforte di Livorno, col titolo L’immagine dell’ebreo: stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale e la traduzione dei professori Horia Corneliu Cicortaş e Francesco Testa.
Il volume è stato presentato il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, alla presenza dell’autore, del traduttore Francesco Testa e del professore Giovanni Casadio dell’Università di Salerno. Un evento organizzato in partenariato con l’Istituto Culturale Romeno. Il libro è stato insignito di importanti riconoscimenti: il Premio dell’Accademia Romena, il Grande Premio dell’Associazione degli Scrittori Professonisti Romeni, il Premio della rivista Sfera politica, il Premio della Fondazione Sara & Haim Ianculovici (Israele) e il Premio B’nai B’rith Europe (Bruxelles).
Nel 2003, Radio Romania ha conferito all’autore il Premio di eccellenza per la mostra fotodocumentaria La Romania ai tempi dell’Olocausto, realizzata in collaborazione con Lya Benjamin in occasione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. Andrei Oişteanu è ricercatore, membro nel Consiglio Scientifico dell’Istituto di Storia delle Religioni dell’Accademia Romena, e professore associato presso il Centro di Studi Ebraici dell’Università di Bucarest. Lungo la sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2005, è diventato Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica, e nel 2006 Cavaliere dell’Ordine Steaua României, assegnato dal capo dello stato romeno.
L’immagine dell’ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale presenta l’origine, l’evoluzione nel tempo e nello spazio, la sopravvivenza o la scomparsa dei cliché che compongono il ritratto fisico, professionale, spirituale, magico-mitico e religioso dell’ebreo immaginario nello spazio culturale romeno ed europeo, come ricorda l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Il professore Andrei Oişteanu ha presentato a Radio Romania Internazionale le particolarità della comunità ebraica di Romania, che prima della seconda Guerra Mondiale annoverava quasi un milione di persone, mettendo in risalto il modo in cui gli stereotipi prevalentemente negativi che si sono formati lungo il tempo, hanno portato all’orrore della Shoah. L’autore ha presentato il modo in cui si è manifestato l’antisemitismo nello spazio romeno nell’arco di tempo analizzato nel volume, e ha rivolto il suo messaggio in occasione del Giorno della Memoria.
Per il traduttore Francesco Testa, L’immagine dell’ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale è stato un vero e proprio viaggio nella letteratura romena, perchè l’autore ha utilizzato fonti storiche, letterarie e racconti popolari che andavano dall’Ottocento al Novecento. Il prof. Francesco Testa ha spiegato a Radio Romania Internazionale che il libro è stato accolto molto bene in Italia. D’altronde, era stato presentato nel 2019 anche al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Da parte sua, Giovanni Casadio, docente di storie delle religioni presso l’Università di Salerno, ha presentato un paragone tra le comunità ebraiche di Romania e Italia ai tempi della seconda Guerra Mondiale.
Il volume L’immagine dell’ebreo: stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale verrà presentato il 29 gennaio anche all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.