La capitale immaginata da Emanuela Costantini, ora anche in traduzione romena
La capitale immaginata, il volume firmato dalla prof.ssa Emanuela Costantini dell'Università di Perugia, è arrivato anche nelle librerie romene.
România Internațional, 12.12.2019, 10:11
“La capitale immaginata. Levoluzione di Bucarest nella fase di costruzione e consolidamento dello Stato nazionale romeno (1830-1940)” è il titolo del volume che riassume dieci anni di ricerche e studio condotti dalla professoressa Emanuela Costantini dellUniversità di Perugia, per raccontare lo sviluppo della città diventata capitale della Romania nel 1862, dopo la Piccola Unione del 1859.
Uscito nel 2016 in Italia presso Rubettino Editore, il libro è stato pubblicato questanno anche in romeno dallEditrice Polirom, con la traduzione di Aurora Firța-Marin della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dellUniversità di Bucarest, con una prefazione di Armando Pitassio.
“La capitale immaginata” è stata presentata l11 dicembre allIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, alla presenza dellautrice, della traduttrice, del prof. Alin Ciupală della Facoltà di Storia dellUniversità di Bucarest, nonchè di George Onofrei, caporedattore di “Suplimentul de cultură” dellEditrice Polirom.
Una ricerca storica, economica e sociologica, ma anche architettonica e urbanistica sullevoluzione da piccolo villaggio a capitale della Romania che, spiega lautrice, coincide con la storia stessa del Paese. Il titolo è un richiamo al concetto di comunità immaginate del sociologo Benedict Anderson, ha spiegato Emanuela Costantini a Radio Romania Internazionale.
Lautrice ritiene che Bucarest venne costruita sulla base della volontà di costruire una capitale, seguendo una certa imagine che la classe politica ebbe nelle varie fasi storiche. Unimmagine che cambia lungo il tempo, ma che si proietta sullaspetto assunto successivamente dalla capitale, aggiunge Emanuela Costantini. La trasformazione di Bucarest è conseguenza sia del suo sviluppo sociale ed economico, che della volontà della classe dirigente.
“I grandi edifici del potere ancora segnano laspetto della capitale oggi”, spiega lautrice del volume. La sua traduzione è stata unesperienza piacevolissima, ha detto, da parte sua, a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Aurora Firța-Marin. “La scrittura è scorrevole e spero tanto che il lettore romeno ritroverà anche nella versione della nostra lingua questa naturalezza”, auspica la traduttrice.
Laureata in Scienze politiche presso lUniversità di Perugia con la tesi “La Romania dopo il 1989: lo sviluppo dei partiti politici”, Emanuela Costantini ha conseguito nel 2004 il titolo di dottore di ricerca in Storia politica delletà contemporanea (Ottocento e Novecento) presso lUniversità di Bologna con una tesi sugli intellettuali nazionalisti romeni nel periodo interbellico. Si occupa dellarea balcanica e in particolare di storia della Romania, precisa lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest nella sua scheda biografica.