Accademia di Romania in Roma, invito a Caffè Salter dal 1918
Uno scenario insolito in uno spazio meno convenzionale: il 12 settembre, l'Accademia di Romania in Roma apre il suo cortile allo spettacolo Caffè Salter dal 1918 del noto poeta e drammaturgo Matei Vișniec.
Iuliana Sima Anghel, 10.09.2019, 14:21
Uno scenario insolito in uno spazio meno convenzionale: il 12 settembre, lAccademia di Romania in Roma apre il suo cortile allo spettacolo “Caffè Salter dal 1918” del noto poeta e drammaturgo Matei Vișniec, messo in scena dal gruppo teatrale italiano Eranos, con la regia di Francesco Polizzi e Christian Angeli.
E la storia di una Giovane Donna e di un Generale che ha perso la memoria, legati da una lontanissima passione. La donna fa di tutto per riabilitare i suoi ricordi, ma in mezzo cè una guerra che incombe da tempo immemorabile: cecchini della porta accanto, soldati semplici alla ricerca di un riconoscimento al valore, morti che non si rassegnano ad essere tali. Tutto concorre a tenere separati i due poveri amanti. Almeno fino a quando irrompe nella loro vita una vecchia signora che porta con se un segreto terribile e liberatorio.
Proprio come quando la memoria torna e ci trova meravigliosamente impreparati, spiegano gli organizzatori nel comunicato dedicato allevento, assicurando che la performance degli attori – Francesco Polizzi, Maria Lomurno, Enrico Catani, Luca Colucci, Serena Cospito, Francesca Dinale, Cristina Fondi, Andrea Lami e Daniel Zerbini – travolgerà il pubblico allinterno dello spettacolo con le musiche di Francesco Accascina. Lorganizzazione e il trucco teatrale sono curati da Laura Pagliani.
Nelledizione francese del 2003, attraverso una nota in apertura del volume, Matei Vișniec affida ai registi la più piena autonomia nello scegliere e organizzare gli episodi che compongono il suo “Attenzione alle vecchie signore corrose dalla solitudine”.
I registi del gruppo Eranos hanno scelto “Un caffè lungo, un po di latte a parte e un bicchiere dacqua”, “Pensa di essere Dio”, “Il ritorno a casa”, “Le grandi maree”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dellAccademia di Romania, prof. associato dr. Oana Boşca-Mălin.
“I quattro episodi parlano della memoria e si riferiscono precisamente alla prima Guerra Mondiale, ma, in realtà, i testi, i conflitti e le situazioni dei personaggi sono universali”, aggiunge la vicedirettrice. Un mix tra umorismo e tragismo in un gioco di parole che va fino allassurdo e che non può lasciare indifferenti gli spettatori, dice ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.
Quindi, non lasciatevi sfuggire questo appuntamento culturale che lAccademia di Romania in Roma ospiterà il 12 settembre, dalle ore 19.30 (prenotazione obbligatoria accadromania@accadromania.it, ingresso libero – Viale delle Belle Arti 110).