Papa Francesco: meditazione all’Udienza Generale sul viaggio apostolico in Romania
All'Udienza Generale di oggi, Papa Francesco ha incentrato la sua meditazione sul viaggio apostolico in Romania, svoltosi dal 31 maggio al 2 giugno, all'insegna del motto Camminiamo insieme!, a Bucarest, Șumuleu Ciuc, Iaşi e Blaj.
Iuliana Sima Anghel, 05.06.2019, 15:11
All’Udienza Generale di oggi, Papa Francesco ha incentrato la sua meditazione sul viaggio apostolico in Romania, svoltosi dal 31 maggio al 2 giugno, all’insegna del motto Camminiamo insieme!, a Bucarest, Șumuleu Ciuc, Iaşi e Blaj. Rinnovando il ringraziamento per l’invito al presidente Klaus Iohannis e alla premier Viorica Dancila, estendendolo alle altre autorità civili ed ecclesiastiche e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della visita, il Sommo Pontefice ha reso grazie al Signore che ha permesso al Successore di Pietro di ritornare in quel Paese, vent’anni dopo la visita di San Giovanni Paolo II. I diversi incontri hanno evidenziato il valore e l’esigenza di camminare insieme sia tra cristiani, sul piano della fede e della carità, sia tra cittadini, sul piano dell’impegno civile, ha detto Papa Francesco.
Il Sommo Pontefice ha fatto riferimento alla dimensione ecumenica del viaggio. Con il Patriarca e il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena abbiamo avuto un incontro molto cordiale, nel quale ho ribadito la volontà della Chiesa Cattolica di camminare insieme nella memoria riconciliata e verso una più piena unità, che proprio il popolo romeno invocò profeticamente durante la visita di San Giovanni Paolo II. Questa importante dimensione ecumenica del viaggio è culminata nella solenne Preghiera del Padre Nostro, all’interno della nuova, imponente cattedrale Ortodossa di Bucarest. Questo è stato un momento di forte valore simbolico, perché il Padre Nostro è la preghiera cristiana per eccellenza, patrimonio comune di tutti battezzati, ha detto Sua Santità.
Papa Francesco ha ricordato la celebrazione delle tre Liturgie eucaristiche come comunità cattolica: la prima nella Cattedrale San Giuseppe di Bucarest, il 31 maggio, festa della Visitazione della Vergine Maria, la seconda – il 1 giugno – nel Santuario di Șumuleu Ciuc, meta di moltissimi pellegrini, mentre la terza celebrazione è stata la Divina Liturgia a Blaj, centro della Chiesa Greco-Cattolica in Romania, con la Beatificazione di sette Vescovi Martiri greco-cattolici. Uno di questi nuovi Beati, Mons. Iuliu Hossu, durante la prigionia scrisse: «Dio ci ha mandato in queste tenebre della sofferenza per dare il perdono e pregare per la conversione di tutti». Pensando alle tremende torture a cui erano sottoposti, queste parole sono una testimonianza di misericordia, ha detto Papa Francesco.
Particolarmente intenso e festoso è stato l’incontro con i giovani e le famiglie, tenutosi a Iaşi, antica città e importante centro culturale, crocevia tra occidente e oriente. Un luogo che invita ad aprire strade su cui camminare insieme, nella ricchezza delle diversità, in una libertà che non taglia le radici ma vi attinge in modo creativo. Anche questo incontro ha avuto carattere mariano e si è concluso con l’affidamento dei giovani e delle famiglie alla Santa Madre di Dio, ha aggiunto il Sommo Pontefice, ricordando che l’ultima tappa del suo viaggio è stata la visita alla comunità rom di Blaj. Ringraziamo Dio per questo viaggio apostolico, e chiediamo a Lui, per intercessione della Vergine Maria, che esso porti frutti abbondanti per la Romania e per la Chiesa in quelle terre, ha concluso Papa Francesco la sua meditazione. (fonte: Bollettino Sala Stampa Santa Sede, 5 giugno 2019)