Shoah: centenario Primo Levi, monologo teatrale con Jacob Olesen a Bucarest
Nel centenario della nascita dello scrittore Primo Levi, superstite della Shoah, il 12 marzo l'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha invitato il pubblico ad uno spettacolo di eccezione al Teatro Statale Ebraico della capitale.
Iuliana Sima Anghel, 13.03.2019, 10:28
Nel centenario della nascita dello scrittore Primo Levi, superstite della Shoah, il 12 marzo lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest ha invitato il pubblico ad uno spettacolo di eccezione al Teatro Statale Ebraico della capitale: “Primo” del regista Giovanni Calò, con Jacob Olesen nei panni di Levi ed Enrico Carretta come produttore.
Un recital letterario tratto da “Se questo è un uomo”, tra le più rappresentative e commoventi opere di Levi, sopravvissuto allinferno dellOlocausto per raccontare le atrocità dei campi di concentramento, come confessava lui stesso. Il libro è stato tradotto in romeno dalla professoressa Doina Condrea Derer dellUniversità di Bucarest adattato al monologo teatrale da Eva Simon. Il recital è stato presentato nei giorni scorsi anche nelle città romene di Cluj-Napoca e Timisoara.
Il protagonista del recital, Jacob Olesen, nato in Svezia, vanta una carrriera artistica di oltre 30 anni sui palcoscenici italiani e stranieri. Il recital “Se questo è un uomo” fa rivivere le atrocità di Auschwitz, ma soprattutto la quotidianità dei prigionieri. Il racconto inizia il 13 dicembre 1943, quando Primo Levi venne arrestato dalla milizia fascista e deportato nel campo Buna-Monowitz, vicino ad Auschwitz, dove sopravvisse fino alla liberazione, avvenuta il 27 gennaio 1945. Il prigioniero 174.517 lottò disperatamente per non essere “inghiottito dalla notte, puramente e semplicemente”.
“Non bisogna dimenticare; bisogna ricordare che luomo può diventare una bestia”, ha detto lattore Jacob Olesen a Radio Romania Internazionale. “Dobbiamo essere consapevoli, usare la nostra ragione e, in continuazione, essere vigili che questo non succeda di nuovo, perchè è facile tornare a odiare”, ha aggiunto il protagonista del recital “Primo”. Da parte sua, lAmbasciatore dItalia a Bucarest, Marco Giungi, ha sottolineato a Radio Romania Internazionale il significato fondamentale del libro “Se questo è un uomo” e il messaggio che trasmette allumanità.