L’Anno di Traiano all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
A 1900 anni dalla morte dell'Optimus Princeps, anche l'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha reso omaggio alla sua personalità, ospitando il 6 dicembre la conferenza l'Anno di Traiano.
Iuliana Sima Anghel, 07.12.2017, 11:25
A 1900 anni dalla morte dell’Optimus Princeps, anche l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha reso omaggio alla sua personalità, ospitando il 6 dicembre la conferenza L’Anno di Traiano (117-2017), con la partecipazione dei docenti Livio Zerbini dell’Università degli Studi di Ferrara, Paolo Palumbo e Alessio Guasco dell’Università Telematica Giustino Fortunato.
Nel corso della conferenza, introdotta dal direttore dell’Istituto, Ezio Peraro, al folto pubblico è stata presentata la figura di Traiano, che modellò – ideologicamente e politicamente – un nuovo concetto di impero. Infatti, fu con lui che l’Impero Romano raggiunse la sua massima espansione territoriale. Per i romeni, l’imperatore Traiano ha un’importanza del tutto particolare, tanto da essere citato nella seconda strofa dell’Inno Nazionale: E che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nome/ Trionfatore in battaglia, il nome di Traiano!
La personalità del migliore imperatore conosciuto da Roma nell’arco di tutta la sua storia, che ha conquistato la Dacia nel 106 d.C., portando alla nascita del popolo romeno, è presentata a Radio Romania Internazionale dal prof. Livio Zerbini dell’Università di Ferrara.
Il prof. Zerbini (nella foto che accompagna l’intervista accanto a dott. Andrea Maggi, responsabile Ufficio Comunicazione ed Eventi dell’Università di Ferrara) è anche il direttore di L.A.D – Laboratorio di Studi e Ricerche sulle antiche province Danubiane dell’Ateneo ferrarese, partner istituzionale della monumentale mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, inaugurata il 28 novembre ai Mercati di Traiano di Roma. Il documentario Traianus, realizzato da Livio Zerbini e Giovanni Ganino (L.A.D., Università di Ferrara), è stato presentato anche nel corso dell’evento ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.