Racconti d’Amore a Sulmona – Uno strano viaggio a Bucarest
Ovidio come simbolo di amicizia e fratellanza tra la Romania e l'Italia, anche nel bimillenario della scomparsa: questo il significato di due spettacoli presentati a Sulmona e Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 15.11.2017, 12:34
Ovidio come simbolo di amicizia e fratellanza tra la Romania e lItalia, anche nel bimillenario della scomparsa: questo il significato di due spettacoli presentati nella terra di origine, ma anche in quella della relegatio del grande poeta classico, che si è spento a Tomi, in riva al Mar Nero, nel 17 d.C.
I “Racconti dAmore”, presentati a ottobre al Teatro Maria Caniglia di Sulmona sono stati seguiti da “Uno strano viaggio”, ospitato il 14 novembre dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest. Entrambi gli spettacoli hanno abbinato recitazione e musica, ispirati alle Metamorfosi e ai Tristia, con brani delle opere più significative di Ovidio, incentrati sui momenti più rilevanti della sua autobiografia: la giovinezza, gli studi, la vita brillante alla corte augustea fino al dolore della relegatio a Tomis, lodierna città romena di Costanza.
I protagonisti – il soprano Bianca DAmore, la pianista Sabrina Cardone, e lattore Donato Angelosante hanno parlato di questa bella esperienza a Radio Romania Internazionale.