La Romania alla 56/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia
La Romania sarà rappresentata alla 56 Esposizione Internazionale dArte – la Biennale di Venezia da due mostre: Adrian Ghenie: Darwins Room e Inventing the Truth. On Fiction and Reality.
România Internațional, 06.05.2015, 10:51
Comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
La Romania sarà rappresentata alla 56 Esposizione Internazionale d’Arte — la Biennale di Venezia da due mostre: Adrian Ghenie: Darwin’s Room e Inventing the Truth. On Fiction and Reality.
Commissario: Monica Morariu
Commissario aggiunto: Alexandru Damian
Adrian Ghenie: Darwin’s Room
Espositore: Adrian Ghenie
Curatore: Mihai Pop
Coordinatrice del progetto & curatore degli eventi pubblici: Corina Șuteu
Architetto della mostra: Attila Kim
Coeditore del catalogo della mostra: Juerg Judin
Sostenitori: Progetto avviato dalla Fabrica de Pensule di Cluj in partenariato con l’Associazione Film ETC. di Bucarest, in collaborazione con: PACE Gallery di New York; Galleria Thaddaeus Ropac, Parigi; Galleria Judin, Berlino; Galleria Tim Van Laere, Anversa; Fondazione Plan B, Cluj; Galleria Nicodim, Los Angeles/Bucarest; Università Nazionale dArte, Bucarest; Accademia d’Arte e Design, Cluj; Accademia dArte “George Enescu”, Iași; Hatje Cantz Publishing, Germania; Associazione delle Gallerie dArte Contemporanea di Romania; Associazione Amici del Museo Nazionale d’Arte Contemporanea.
Sede: Padiglione della Romania, Giardini di Castello
Adrian Ghenie appartiene a una generazione che ha dimostrato la sua capacità di riflettere con lucidità sui fondamenti difficili e spesso traumatici di storie locali. Una ricerca che sfuma nel come il contemporaneo è modellato dalla memoria e dal desiderio, dalla convulsione e dallo spettacolo, trova un ruolo fondamentale nella sua opera. Ghenie è, insieme ad altri notevoli rappresentanti della stessa comunità artistica, uno dei fondatori della Fabrica de Pensule di Cluj, un centro culturale che riunisce alcune delle più dinamiche iniziative artistiche della Romania.
Nel Padiglione della Romania nei Giardini sarà esibita la mostra Darwin’s Room, a cura di Mihai Pop. La mostra presenterà una selezione di quadri esposti in tre camere – secondo larchitettura interna originaria del Padiglione (del 1938) – e comprenderà un tema specifico per ciascuna delle tre camere: “la tempesta”, “la galleria dei ritratti” (Autoritratto quale Charles Darwin), e “le dissonanze della storia”.
Sviluppando il “laboratorio” di Darwin, Ghenie propone un percorso interpretativo della nozione di sopravvivenza. Per tanto indaga sulla lettura della teoria dellevoluzionismo biologico e sulle modalità in cui è stato deformato per trasformare le società. Adopera anche altre fonti storiche nel suo aggiornamento dell’immagine (fondamentale per la nostra auto-percezione), “contaminandola” con una riflessione incisiva sulla competitività neoliberale, che si estende in tutte le aree e le pieghe della vita sociale e affettiva. Il laboratorio di Darwin allarga il suo campo di applicazione e diventa un incubatore, dove le idee future crescono e si sviluppano. Si tratta di un intreccio di storie vissute e future, che non detiene la prova o la speculazione sullevoluzione delle specie, che non altera e non idealizza, ma apre un sentiero verso una riformulazione dei valori sociali che compongono lesistenza contemporanea. Allo stesso modo, torna a un momento essenziale, quando le tabelle epistemologiche sono state trasformate, usando la tabula rasa scientifica di Darwin per proiettare o inscrivere una nuova immagine del nostro futuro.
Guardare verso il futuro diventa un atto che si fonda sulla rivisitazione del passato con uno sguardo lucido, esaminando sul tragitto i miti che rappresentano il fondamento per la scrittura della storia, i racconti che definiscono nazioni, le narrazioni fabbricate che frammentano la storia in centri e periferie occupate da vincitori e vinti.
La mostra sarà accompagnata dal volume edito da Juerg Judin e Mihai Pop, e pubblicato da Hatje Cantz Verlag, intitolato Adrian Ghenie — Darwin’s Room. Ledizione romena sarà pubblicata dalla casa editrice Humanitas.
Inventing the Truth. On Fiction and Reality
Espositori: Michele Bressan, Carmen Dobre — Hametner, Alex Mirutziu, Lea Rasovszky, Stefan Sava
Curatore: Diana Marincu
Project manager: Ephemair Association (Suzana Dan, Silvia Rogozea)
Sostenitori: Museo Nazionale d’Arte di Romania (Bucarest); Centro di Eccellenza nello Studio dell’Imagine (CESI) dell’Università di Bucarest; Facoltà di Lettere dellUniversità di Bucarest; Ambasciata di Romania nella Repubblica di Lituania; Corcova Roy & Dâmboviceanu; Galleria Sabot; Galleria Ivan; Flash Lighting Services S.A.; Fabrik; X Design Services
Sede: Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Campo Santa Fosca, Palazzo Correr, Cannaregio 2214, 30121 Venezia)
La mostra Inventing the Truth. On Fiction and Reality riflette sulle possibilità di finzione quali strumenti per comprendere il mondo e per risaltare il presente. L’oscuramento della linea tra finzione e realtà ci permette di articolare alcune ipotesi creative sul presente e sul passato. Le riflessioni degli artisti evidenziano il processo d’interpretazione, da un lato, e la complessità della produzione di una storia, dall’altro. La costruzione visiva di ciascun progetto utilizza la convenzione della finzione, anche se il nucleo resta di tipo documentarista, lasciando visibili le tracce dell’autore e le fini “cuciture” tra autenticità e invenzione. L’impossibilità di identificare il luogo dove la storia inizia e dove finisce la realtà fa vacillare il visitatore tra quanto convincente e quanto stridente è la messa in scena.
Il progetto fotografico di Carmen Dobre-Hametner ricostruisce l’esperienza traumatica di vivere nell’Unione Sovietica tramite il re-enactement, concepito come una simulazione più morbida di un bunker abbandonato nei pressi di Vilnius, Lituania. Ștefan Sava propone un saggio video sul potenziale, ma anche sui limiti d’interpretazione personale di un archivio fotografico, interrogandosi sulle rappresentazioni di un passato traumatico. Il progetto di Larisa Sitar parla degli scambi tra ideologia e storia e propone una nuova visione del “giardino del disordine”, appropriandosi varie incisioni di diversi periodi rappresentanti violenza, rovina e personaggi anonimi che hanno influito sulla storia dell’umanità. Michele Bresan utilizza lerrore di piazzamento temporale di un evento, per trasformarlo in maniera astratta e per sospenderlo aldilà delle convenzioni cronologiche.
Lea Rasovszky mette insieme una storia fatta di frammenti di eventi reali, memorie personali e citazioni tratte dai libri. Alex Mirutziu si appella a concetti quali “oggetto burocratico” e “design ontologico” nelle relazioni che stabilisce tra parola e spazio, corpo e oggetto.
Conferenza stampa: 7 maggio, ore 16.00
Inaugurazioni:
Darwin’s Room: 7 maggio, ore 17:00
Inventing the Truth. On Fiction and Reality: 8 maggio, ore 17:00 e a seguire una performance di Alex Mirutziu -The Finnish Method alle ore 17:30
Organizzatori: Ministero della Cultura della Romania, Ministero degli Affari Esteri della Romania, Istituto Culturale Romeno e Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
Per altre richieste d’informazione stampa si prega di prendere contatto con:
Adrian Ghenie: Darwin’s Room
Contatto stampa internazionale: Jennifer Joy, Sutton PR (jen@suttonpr.com; +1 646 765 6599);
Contatto stampa romena: Cristian Neagoe, (cristian@filmetc.org, +40-722-229-623)
Inventing the Truth. On Fiction and Reality
Silvia Rogozea: (ephemair@gmail.com, +40724576779); Suzana Dan (+40724583852).
www.venicebiennale.ro
www.darwinsroom.ro
http://inventingthetruth.com