Due anni di guerra in Ucraina
I Paesi occidentali cercano di dare maggiore impulso agli aiuti all'Ucraina, a due anni dall'invasione russa.
Ştefan Stoica, 23.02.2024, 19:04
Il 24 febbraio 2022, il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha annunciato il lancio di quella che ha definito “l’operazione militare speciale” contro l’Ucraina, che ha acquisito, in breve tempo, le dimensioni di una guerra in termini di portata e conseguenze. L’aggressione è stata fermamente condannata dagli stati e dalle organizzazioni del mondo libero, e la NATO e l’Unione Europea hanno aperto un ampio fronte di aiuti economici, militari, logistici e umanitari per il Paese invaso. Contrariamente alle più cupe previsioni, che parlavano di una capitolazione rapida, il popolo, l’esercito ucraino hanno resistito, grazie alla volontà e soprattutto al sostegno occidentale che si è rivelato fondamentale. Inoltre, l’estate scorsa, una controffensiva militare che inizialmente ha registrato notevoli successi, ha ribaltato le previsioni iniziali e ha privilegiato lo scenario di una vittoria ucraina.
Le cose però non sono andate come volevano Kiev e i suoi alleati e, a due anni dall’inizio della guerra, la situazione sul campo è complicata. La spiegazione principale risiede nel rallentamento del ritmo degli aiuti militari forniti all’Ucraina, soprattutto da parte del principale fornitore, gli Stati Uniti. L’Ucraina, ha ammesso il presidente Volodymyr Zelenskyj, si trova in una posizione estremamente difficile sul fronte. L’esercito ucraino sta affrontando molteplici attacchi russi e soffre per la mancanza di munizioni e per lo stallo degli Usa sugli aiuti all’Ucraina. Washington sta ora proponendo nuove sanzioni contro la Russia, prendendo di mira più di 500 entità legate ai suoi sostenitori e alla sua macchina da guerra, come affermato dal Dipartimento della Difesa americano. Secondo esso, si tratterà della più grande tranche di sanzioni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin.
Esse saranno una risposta alla morte dell’oppositore russo Aleksei Navalny, ma segneranno anche due anni dall’inizio dell’aggressione russa. Anche il Regno Unito ha annunciato ulteriori sanzioni contro Mosca, prendendo di mira più di 50 persone e aziende, in particolare nei settori che consentono all’esercito russo di fornire munizioni, missili ed esplosivi, nonché fonti-chiave di reddito per la Russia, come il commercio di metalli, diamanti e risorse energetiche. Londra ha annunciato anche nuove consegne di missili a Kiev. Anche gli ambasciatori UE hanno recentemente approvato il tredicesimo pacchetto di sanzioni. Lunedì, a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron organizza un incontro ad alto livello per studiare le modalità per rafforzare la cooperazione dei partner a sostegno dell’Ucraina. A Bucarest, l’ambasciatore Igor Prohopciuc ha dichiarato che l’Ucraina e i suoi alleati devono restare uniti, e che Kiev ha un solo obiettivo: vincere la guerra iniziata dalla Russia.
L’ambasciatore ucraino ha accusato Mosca di flagrante violazione del diritto internazionale, di distruzione di città ucraine e di numerose vittime civili. Il diplomatico ha accolto con favore la decisione presa dai leader dell’Unione Europea, il 1° febbraio, quando hanno approvato un pacchetto di aiuti finanziari di 50 miliardi di euro per l’Ucraina, e ha ringraziato la Romania per il suo sostegno politico, militare e finanziario.