“3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare”, in mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
Lampade, sedie, tavolini da caffè, ma anche sandali, calzascarpe e persino un kimono sono solo alcuni oggetti o accessori presentati nella mostra 3R: Ridurre - Riciclare - Riutilizzare, inaugurata all'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 30.01.2023, 10:10
Lampade, sedie, tavolini da caffè, ma anche sandali, calzascarpe e persino un kimono sono solo alcuni oggetti o accessori presentati nella mostra 3CODESIGN/ 3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare, inaugurata il 26 gennaio all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Tutto riciclato o realizzato con materiali e tecnologie sostenibili da designer e aziende italiane. Un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per raccontare questa nuova modalità del design italiano di lavorare in direzione della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la curatrice della mostra Silvana Annicchiarico.
Da parte sua, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, ha parlato del modo in cui anche questa iniziativa racconta al mondo cosa significa Vivere all’italiana. 3R: Ridurre – Riciclare – Riutilizzare, che ha già fatto tappa in tante città dell’Europa e dell’Asia, ma anche oltreoceano, a Washington e Toronto, si potrà visitare all’Istituto Italiano di Cultura fino al 26 febbraio, dopodichè partirà per la confinante Bulgaria, ha detto ancora la direttrice.
La mostra dà voce all’esigenza di un ripensamento complessivo e radicale del modello produttivo incentrato sull’iper-sfruttamento delle risorse. Alla base c’è la necessità etica e ambientale di ripensare i processi produttivi in funzione delle generazioni future, come forma di responsabilità e condivisione, ha detto al vernissage l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, citato da un post su Facebook.