Lo scorso 8 novembre, a Bucarest si è tenuta la conferenza “Italy & Romania – Building together”, organizzata dallITA – lAgenzia italiana per il commercio estero, dallAmbasciata dItalia a Bucarest e la Camera di Commercio Italiana per la Romania, per offrire alle imprese di costruzione italiane loccasione di valutare nuove opportunità di collaborazione in Romania, dove, del resto, la presenza della progettazione Made in Italy vanta una lunga tradizione. Secondo ANCE – lAssociazione Nazionale Costruttori Edili, la Romania rappresenta il secondo più importante mercato a livello europeo, in termini di collaborazioni, dopo la Francia, con un valore di oltre 2 miliardi di euro di contratti conclusi con imprese di costruzione italiane, molte delle quali hanno anche aperto filiali locali. Nei prossimi 10 anni, le opportunità per le imprese italiane ed europee in materia di infrastrutture, non solo di trasporto, ma anche sanità e istruzione superiore, saranno senza precedenti. Con un mercato al momento di oltre 8 miliardi di euro, solo di infrastruttura stradale, fondi resi disponibili attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Programma Operativo Grandi Infrastrutture 2014-2020, la Romania promuove progetti pubblici e privati su larga scala.
Adina Vasile, 15.11.2022, 18:29
Lo scorso 8 novembre, a Bucarest si è tenuta la conferenza “Italy & Romania – Building together”, organizzata dallITA – lAgenzia italiana per il commercio estero, dallAmbasciata dItalia a Bucarest e la Camera di Commercio Italiana per la Romania, per offrire alle imprese di costruzione italiane loccasione di valutare nuove opportunità di collaborazione in Romania, dove, del resto, la presenza della progettazione Made in Italy vanta una lunga tradizione. Secondo ANCE – lAssociazione Nazionale Costruttori Edili, la Romania rappresenta il secondo più importante mercato a livello europeo, in termini di collaborazioni, dopo la Francia, con un valore di oltre 2 miliardi di euro di contratti conclusi con imprese di costruzione italiane, molte delle quali hanno anche aperto filiali locali. Nei prossimi 10 anni, le opportunità per le imprese italiane ed europee in materia di infrastrutture, non solo di trasporto, ma anche sanità e istruzione superiore, saranno senza precedenti. Con un mercato al momento di oltre 8 miliardi di euro, solo di infrastruttura stradale, fondi resi disponibili attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Programma Operativo Grandi Infrastrutture 2014-2020, la Romania promuove progetti pubblici e privati su larga scala.
La delegazione italiana alla conferenza “Italy & Romania – Building together” è stata composta da 25 società associate alla Federazione Italiana Industrie Elettrotecniche – ANIE, attive nel settore dellindustria elettrotecnica ed elettronica, e aziende del settore delle costruzioni e delle progettazioni, guidate da Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, coordinatore per la promozione allestero del settore delle infrastrutture e dei grandi progetti presso Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da Gaetano Vecchio, Vicepresidente del Comitato Lavori allestero e Presidente del Gruppo PMI Internazionale dellANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili e da Marco Ragusa Responsabile Dipartimento Internazionale dellOICE – Associazione delle organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica.
Dalla Romania alla conferenza sono state rappresentate, tra laltro, oltre al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, la Compagnia nazionale di Amministrazione dellInfrastruttura Stradale, la Compagnia nazionale delle Ferrovie, lAssociazione degli Imprenditori edili, la Federazione dei Patronati delle Società Edili e lAssociazione romena degli ingegneri consulenti. Le imprese italiane hanno avuto la possibilità di dialogare con più di cento imprese romene durante i vari momenti di networking. La conferenza è stata aperta dallAmbasciatore dItalia a Bucarest, S.E. Alfredo DURANTE MANGONI, il quale ha sottolineato che, nel contesto della crescente richiesta di infrastrutture di qualità, spinta anche dalla necessità di creare sistemi più sostenibili e rispettosi dellambiente, non è un caso che sia lItalia sia la Romania abbiano concentrato molte delle risorse derivanti dai loro Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza sulle infrastrutture, integrandole con risorse proprie.
Dal canto suo, il Primo Viceministro e Ministro dei Trasporti romeno, Sorin Grindeanu, ha sottolineato che la Romania ha a disposizione risorse importanti per gli investimenti nel settore dei trasporto per i prossimi anni e vuole continuare a valorizzare la perizia e le capacità tecnologiche e innovative delle aziende italiane nei suoi importanti progetti infrastrutturali.
“La folta presenza di imprese e organizzazioni di categoria a questo evento è una prova dellottima relazione tra la Romania e lItalia. Degli oltre 29 miliardi di euro assegnati dalla Commissione Europea alla Romania per lattuazione del PNRR, circa il 60-70% è destinato alle infrastrutture e la Romania ha bisogno nei prossimi anni di investimenti in questo settore. Affinchè la Romania possa fare un balzo importante, le infrastrutture di trasporto vanno considerate una priorità da qualsiasi governo. La Romania avrebbe bisogno di 70 miliardi di euro per mettere in applicazione il suo Master Plan per i Trasporti alla base del Piano decennale di investimenti nei trasporti approvato dal Governo alla fine del 2021. Solo la metà di questa somma è coperta dagli attuali programmi di investimento. Per la prima volta la Romania riuscirà a spendere tutti i fondi stanziati dalla CE per la programmazione 2014-2020. A gennaio-febbraio avremo speso tutti fondi stanziati attraverso il Programma Operativo Grandi Infrastrutture, prima della scadenza fissata, la fine del 2023. Nei restanti 10 mesi useremo i fondi degli altri ministeri che non sono riusciti a spendere le somme stanziate e questa sarà una prima fonte di finanziamento. La seconda fonte di finanziamento sarà il PNRR, cui si aggiungeranno anche i futuri stanziamenti dai Fondi strutturali disponibili per il periodo 2021-2027. La Romania deve, quindi, investire nelle infrastrutture e lo farà. Se guarderete gli indicatori macroeconomici alla fine dellanno scoprirete che la crescita economica che avrà la Romania si deve in gran parte a questo settore perchè nel 2022 siamo riusciti a firmare un numero 4 volte maggior di nuovi contratti rispetto allanno scorso. Nei prossimi mesi e anni puntiamo su investimenti importanti nelle infrastrutture perchè ciò porta a crescita economica. È una delle chance della Romania di superare questo periodo difficile con cui tutti dobbiamo fare i conti. Alla luce di questa sfida abbiamo biosgno di partner seri come le compagnie italiane, che troveranno sempre un partner di dialogo nel nostro ministero per avviare e portare a buon fine simili progetti”, ha detto il ministro Grindeanu alla conferenza di Bucarest.
La conferenza “Italy & Romania – Building together” è stata moderata dalla direttrice dellUfficio ITA – Agenzia Italiana per il Commercio Estero di Bucarest, Micaela Soldini, la quale ha parlato a RRI dellimportante opportunità offerta dallevento sia alle imprese italiane, che romene.
Nellambito della conferenza dell8 novembre di Bucarest è stato firmato un Memorandum dIntesa tra OICE e la sua omologa ARIC – Associazione Romena degli Ingegneri Consulenti, membro insieme ad OICE, dellEFCA, la Federazione Europea delle Associazioni di ingegneria. Secondo lUfficio ITA di Bucarest, la missione imprenditoriale italiana si è conclusa il 9 novembre con una visita al cantiere ITINERA Spa a Bucarest, un progetto di 33,8 milioni di euro che prevede allargamento a 4 corsie della circonvallazione del Municipio di Bucarest Sud.