Giovani voci in recital, concerto ROASIT a Bucarest
Il 23 maggio, lAssociazione degli Italiani in Romania – RO.AS.IT, in partenariato con la Biblioteca Centrale Universitaria di Bucarest “Carlo I, ha organizzato a Bucarest levento “Giovani voci in recital.
Adina Vasile, 24.05.2019, 21:26
Il 23 maggio, l’Associazione degli Italiani in Romania — RO.AS.IT, in partenariato con la Biblioteca Centrale Universitaria di Bucarest “Carlo I”, ha organizzato un recital lirico, i cui protagonisti sono stati studenti e laureati dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest. L’evento “Giovani voci in recital” ha portato davanti al pubblico giovani artisti di talento preparati dalla professoressa Bianca Luigia Manoleanu, membro di spicco della comunità italiana in Romania. Secondo la presidente della RO.AS.IT., Ioana Grosaru, il recital fa parte delle iniziative dell’associazione atte a diffondere i valori artistici italiani e a sostenere e promuovere gli artisti appartenenti alla minoranza italiana in Romania e i giovani talenti in generale, nonchè a creare punti di contatto tra le due culture, romena e italiana. “Un recital del genere, con numerose arie di compositori italiani in programma, è un esempio perfetto di promozione del dialogo interculturale tramite la musica. L’evento si è rivolto alla comunità italiana di Bucarest, ma anche al grande pubblico, nell’idea che la sensibilizzazione di un pubblico quanto più ampio agli eventi culturali organizzati dalla RO.AS.IT. costituisca un beneficio per l’intera società e soprattutto per l’Associazione”, ha detto Ioana Grosaru a RRI.
Il recital ha riunito diverse categorie di voci – soprano, mezzosoprano, tenore e baritono — e nel repertorio lirico ci sono stati, tra l’altro, brani di Bellini, Rossini, Puccini, Donizetti, Broschi, Caccini, Pergolesi, Mozart, Bizet, Hahn, Weber e Trailescu, interpretati dai giovani Ciprian Mardare, Diana Moise, Maria Constantin, Dragan Najdoski, Andrada Vasilescu, Milanka Noveska, Ioana Popa, Larisa Vasilache, Filip Dumitru, Geanina Enache, Cristian Ruja, Andrei Mihalcea, Mihai Urzicana, accompagnati al pianoforte da Lidia Butnariu, Raluca Ouatu e Roman Manoleanu.
Il soprano Bianca Luigia Manoleanu, già un’artista consacrata, proviene da una famiglia di artisti e prepara con passione e dedizione gli studenti dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest di cui parla con molto affetto. “I protagonisti di questo recital sono alcuni tra i migliori studenti e laureati dell’Università Nazionale di Musica, che spiccano per la loro passione per il cantare e il suonare e per la loro perseveranza. Sono loro la più importante realizzazione della mia carriera didattica. Alcuni continueranno con la musica classica, altri forse no, ma tutti resteranno con questo amore per il belcanto. L’evento e stato destinato a promuovere i giovani di talento, ma anche i valori artistici italiani, perchè la maggioranza dei brani interpretati appartengono a compositori italiani, portabandiera della musica classica mondiale. Avete sentito tutte le voci dell’opera, tra cui avete avuto l’occasione di sentire il migliore baritono dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest. Siamo stati fortunati perchè il recital si è svolto in una sala splendida con un’ottima acustica che ha creato una forte vicinanza tra cantanti e pubblico. Ci auspichiamo di ripetere presto questa esperienza perchè quando si tratta delle opere liriche dei musicisti italiani e di giovani di talento dell’Università Nazionale di Musica che le interpretino c’è solo l’imbarazzo della scelta“, ci ha detto Bianca Luigia Manoleanu.
Un altro membro della comunità storica italiana in Romania che si è esibito nell’ambito dell’evento, oltre alla professoressa Manoleanu, è stato suo figlio, che ha accompagnato al pianoforte alcuni dei cantanti che sono saliti sul palcoscenico. Roman Manoleanu, è pianista e professore di pianoforte al Liceo Nazionale di Musica George Enescu e professore di accompagnamento al pianoforte all’Università Nazionale di Musica. “Ho notato che siamo riusciti a trasmettere molta energia al pubblico e quando sul palcoscenico salgono cantanti cosi’ giovani l’energia è ancora più forte. Al centro del repertorio sono state le arie italiane, perchè immortali e amatissime dal pubblico di tutte le epoche. Io mi sono trovato benissimo a questo concerto e ho vissuto emozioni uniche accanto ai miei colleghi. Sul palcoscenico mi sento come se fossi io il compositore che dà vita al brano che sto interpretando e che insieme al cantante diventa un’unica forza che trasmette al pubblico il messaggio del rispettivo lavoro. Certo che la voce resta centrale, ma il mio ruolo, del pianista, e di sostenerla e metterla in risalto. Il pubblico ha ovviamente gradito moltissimo questo recital”, ci ha detto Roman.
L’evento “Giovani voci in recital” ha goduto del sostegno del Governo romeno, tra il pubblico annoverandosi anche il sottosegretario di stato al Dipartimento per Relazioni Interetniche, Amet Aledin. “Il Dipartimento per Relazioni Interetniche presso il Governo romeno ha da sempre un’intensa collaborazione con tutte le minoranze nazionali, tra cui quella italiana, la cui rappresentante, la RO.AS.IT, è fortemente impegnata nello sviluppo della dimensione culturale, che conferisce continuità ad una comunità etnica. Il nostro Dipartimento promuove la conoscenza reciproca della storia e delle tradizioni delle varie etnie in Romania per favorire la comprensione della cultura dell’altro e una convivenza armoniosa. La comunità italiana in Romania è una comunità storica con tradizioni molto vive e la RO.AS.IT è impegnatissima nella promozione della sua identità culturale. Il bellissimo recital di stasera è stato ospitato da un edificio culturale importante della nostra capitale, la Biblioteca Nazionale Universitaria. È stato un piacere partecipare a questo evento con un messaggio di sostegno ai giovani artisti di talento in piena ascesa. Complimenti alla professoressa Bianca Luigia Manoleanu, quella che ha preparato questi stupendi giovani e ha ideato questo momento artistico. Il nostro Dipartimento continuerà a sostenere con entusiasmo simili eventi”, ha precisato Amet Aledin per RRI.
Abbiamo chiesto impressioni sul recital anche ad uno degli spettatori, Adrian Rozei, grande amante della cultura italiana e dell’Italia e collaboratore della rivista “Siamo di nuovo insieme”, pubblicata dalla RO.AS.IT..