Nuova sede per la Scuola Italiana Aldo Moro di Bucarest
Un sogno avverato e un nuovo inizio per l'intera squadra della Scuola Italiana Aldo Moro di Bucarest. Gli oltre 100 alunni e i loro insegnanti hanno iniziato l'anno scolastico 2018-2019 in una nuova sede, sempre nel bel centro di Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 21.09.2018, 19:14
Un sogno avverato e un nuovo inizio per l’intera squadra della Scuola Italiana Aldo Moro di Bucarest. Gli oltre 100 alunni e i loro insegnanti hanno iniziato l’anno scolastico 2018-2019 in una nuova sede, sempre nel bel centro di Bucarest. Uno spazio più moderno e accogliente, con grandi prospettive di sviluppo. Accanto all’intera equipe, diretta dalla Preside Tina Savoi, agli alunni e ai genitori, all’inaugurazione ufficiale del 21 settembre erano presenti il Presidente dell’ente che gestisce la scuola, Luigi Paccosi, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi e diplomatici italiani, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Ezio Peraro, il vicesindaco del rione 2 di Bucarest, Dan Cristian Popescu, nonchè il deputato della minoranza italiana nel Parlamento romeno, Andi Grosaru ed esponenti dell’imprenditoria italiana.
La prima scuola italiana di Bucarest, intitolata alla Regina Margherita, fu inaugurata nel lontano 1901, grazie all’impegno del giornalista Luigi Cazzavillan che già viveva in Romania. Dopo aver contribuito per 47 anni alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel nostro Paese, fu chiusa dal regime comunista nel 1948. Eppure, negli anni ’70, quando il regime manifestava una certa apertura, una scuola italiana venne aperta per i figli dei diplomatici accreditati a Bucarest. Nel 1978, ha preso il nome di Aldo Moro, in onore del grande politico ucciso nello stesso anno dalle Brigate Rosse. Fino a quest’anno la Scuola Aldo Moro ha svolto l’attività in un’altra sede, sempre al centro di Bucarest.
Ospiti a Radio Romania Internazionale, la Preside Tina Savoi, la prof.ssa Serafina Pastore, l’Ambasciatore Marco Giungi, il vicesindaco del rione 2 della capitale, Dan Cristian Popescu, e il presidente dell’associazione che gestisce la scuola, Luigi Paccosi, hanno sottolineato l’importanza di questo evento per la diffusione della lingua e della cultura italiana, ma anche per le relazioni tra i due Paesi. Anche i bambini hanno raccontato le loro impressioni.