“Io sono!” riapre le porte al pubblico all’Accademia di Romania in Roma
Pezzi di storie dei migranti e rifugiati che vivono in Italia, raccontati in 13 dipinti e video documentari dall'artista romena Alexandra Oancea, borsista Vasile Pârvan presso l'Accademia di Romania in Roma.
Iuliana Sima Anghel, 01.09.2020, 18:09
“Io sono!” in pezzi di storie dei migranti e rifugiati che vivono in Italia, “raccontati” in 13 dipinti e video documentari dallartista romena Alexandra Oancea. E con questa mostra darte contemporanea che lAccademia di Romania in Roma si annovera tra i primi istituti culturali stranieri della Capitale italiana che riaprono al pubblico le porte chiuse a causa della pandemia per parecchi mesi, lungo i quali le attività sono state trasferite online. Linaugurazione si terrà il 3 settembre, alle ore 18:00, alla Galleria dArte della prestigiosa istituzione culturale (Viale delle Belle Arti, 110), alla presenza di un numero limitato di visitatori, il cui accesso avverrà su prenotazione.
Lesclamazione “Io sono!” è unespressione che fa pensare anche alla relazione tra luomo e Dio, ritrovandosi anche nella Bibbia. Ma è anche un tipo di grido dei migranti, che vogliono essere presi in considerazione, ha spiegato lartista Alexandra Oancea a Radio Romania Internazionale. Dopo la laurea in scenografia conseguita nel 2006 presso lUniversità Nazionale di Arte Teatrale e Cinema di Bucarest, Alexandra Oancea, attualmente borsista “Vasile Pârvan” presso lAccademia di Romania in Roma, ha arricchito la sua cariera di parecchie mostre di pittura e fotografia in Romania e allestero (Italia, Germania, Spagna, Danimarca, Stati Uniti, Singapore).
Da scenografa, Alexandra Oancea cerca sempre di identificare anche gli elementi che stanno intorno ai quadri e che definiscono la multiculturalità. Si tratta di elementi che appartengono alle tradizioni delle varie culture, in grado di assumere un valore universale e simbolico, ha detto ancora lartista, che definisce come “ritratti dei sentimenti” le opere che ne derivano.
Levento che vede come protagonista Alexandra Oancea sarà seguito il 16 settembre dallinaugurazione di unaltra mostra darte contemporeanea – “In between repetition and variation” – questa volta della sua collega Lucia Ghegu, sempre allAccademia di Romania. Entrambe le mostre vanno allinsegna della giovinezza: una giovinezza nello spirito, e non come esperienza, perchè le due giovani artiste vantano già un ricco percorso professionale, ha spiegato, a sua volta, a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice responsabile per i programmi di promozione culturale dellAccademia di Romania in Roma, prof.ssa associata dr. Oana Boşca-Mălin. Il denominatore comune dei due progetti è la migrazione, con i concetti di identità, appartenenza o esperienza, ha detto ancora la vicedirettrice.
Nello stesso collegamento con Radio Romania Internazionale, la prof.ssa Oana Boşca-Mălin ha fatto riferimento anche alla Giornata della Lingua Romena, celebrata il 31 agosto nel Paese e nelle comunità dei connazionali allestero. LAccademia di Romania ha invitato il pubblico a seguire online la lezione di chiusura del corso di lingua e letteratura romena nellanno accademico 2019/2020, tenuto dalla professoressa Nicoleta Neșu. I corsisti del livello intermedio hanno tradotto il testo “Ora de iarnă” di Adriana Bittel, incluso nel volume “Cum să fii fericit în România” (“Come essere felice in Romania), coordinato da Oana Bîrnă e pubblicato dallEditrice Humanitas nel 2017.