Incontro degli scrittori romeni a Milano
Il 13 dicembre, con il sostegno e sotto il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Milano, il capoluogo lombardo ha ospitato il primo incontro degli scrittori romeni che vivono in Italia.
Iuliana Sima Anghel, 16.12.2014, 12:53
Gli italiani hanno cominciato a scoprire la letteratura romena già dai primi decenni dello scorso secolo, con le traduzioni dell’opera del sommo poeta Mihai Eminescu, e dopo la caduta del comunismo nel 1989, grazie a volumi firmati da Ana Blandiana, Mircea Cartarescu o Norman Manea.
Al fenomeno della letteratura della migrazione sviluppatasi negli ultimi 20 anni in un’Italia multietnica e multiculturale, hanno aderito anche i romeni. Più scrittori residenti nella Penisola hanno pubblicato i romanzi o le poesie in italiano presso editrici di Roma, Milano o Torino.
L’idea che la letteratura rappresenta uno dei migliori mezzi per promuovere la cultura di un Paese è stata sottolineata anche al primo incontro degli scrittori romeni che vivono in Italia svoltosi a Milano.
Tra i partecipanti — il poeta Viorel Boldis, che ha anche lanciato l’iniziativa di questo appuntamento, e la scrittrice Ingrid Beatrice Coman, direttrice editoriale di Rediviva, la prima editrice romena in Italia. Tra i romanzi pubblicati nella Penisola da Ingrid Beatrice Coman si annoverano “Il villaggio senza madri” o “La città dei tulipani”.
Creata nel 2012 all’interno del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Rediviva ha pubblicato volumi firmati da Mateiu Caragiale, Bujor Nedelcovici, Doina Rusti, Micaela Ghitescu, Stelian Turlea o Viorel Boldis, e, con il sostegno dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, partecipa anche al prestigioso Salone Internazionale del Libro di Torino, come ha spiegato a Radio Romania Violeta Popescu, la responsabile del Centro culturale Italo-Romeno di Milano.
Alla riunione di Milano ha partecipato anche Roberto Merlo, traduttore e docente di lingua romena all’Università di Torino. Presente all’incontro degli scrittori, il console generale di Romania a Milano, George Bologan, ha sottolineato il ruolo della diplomazia culturale nella coesione europea.