La poetessa romena Marta Petreu, al Bistrot de Venise
Dal 2009, il raffinato Bistrot de Venise ospita ogni mese di marzo lormai consueto incontro con un poeta romeno, selezionato e promosso dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Iuliana Sima Anghel, 19.03.2013, 08:59
Dal 2009, il raffinato Bistrot de Venise ospita ogni mese di marzo l’ormai consueto incontro con un poeta romeno, selezionato e promosso dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Il 14 marzo 2013 è toccato alla poetessa romena Marta Petreu, al quinto incontro del genere, dopo le serate con Nina Cassian del 17 marzo 2009, Mircea Dinescu del 9 marzo 2010, Ileana Malancioiu del 12 marzo 2011 e Matei Visniec del 20 marzo 2012.
Il progetto rientra nella strategia dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, avviata nel 2008, volta a promuovere costantemente la letteratura romena nella Penisola.
Marta Petreu è lo pseudonimo letterario di Rodica Marta Vartic, scrittrice, docente di storia della filosofia romena all’Università Babes-Bolyai di Cluj e, dal 1990, caporedattrice della rivista Apostrof. Ha firmato nove volumi personali di poesia e il romanzo “A casa, sul campo di Armageddon”.
Le poesie di Marta Petreu sono state molto apprezzate dal compianto docente romenista Marco Cugno di Torino (1939 — 2012), il quale ha incluso alcune nell’antologia “La poesia romena del Novecento”, pubblicata da Edizioni dell’Orso ad Alessandria, nel 1996.
Come omaggio al prof. Marco Cugno, il suo discepolo e successore alla Cattedra di lingua e letteratura romena dell’Università di Torino, prof. Roberto Merlo, lui stesso traduttore di Marta Petreu, è stato presente a Venezia per un dialogo sulla sua creazione poetica, e ha raccontato le impressioni in un collegamento con Radio Romania Internazionale.
Autore di numerosi studi di letteratura e cultura romena pubblicati in Romania e Italia, Roberto Merlo è diventato negli ultimi anni un collaboratore costante dell’Istituto di Venezia, nella promozione della letteratura romena nella Penisola. Ha tradotto in italiano i volumi “Zogru” e “L’omino rosso”, entrambi di Doina Rusti, nonchè “Una mattinata persa” di Gabriela Adamesteanu.
L’incontro annuo al Bistrot de Venise si è svolto grazie al contributo finanziario dell’Istituto Culturale Romeno.