Quando si allargherà l’UE?
E' molto importante che l'Ucraina e la Moldova compiano dei passi veloci verso l'integrazione europea, ha dichiarato in Spagna in presidente romeno, Klaus Iohannis.
Roxana Vasile, 06.10.2023, 11:53
L’Unione Europea è l’esito di un processo di integrazione e allargamento in continua evoluzione. La Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, fondata nel 1951 da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo ePaesi Bassi, è stata seguita da più ondate di allargamento. Dopo quelle del 1973, 1981, 1986, 1995 e 2004, è avvenuta la tappa del 2007, con l’ingresso di Romania e Bulgaria, e quella del 2013. Quindi, da un decennio l’UE non ha accolto più nessuno tra le sue file. Anzi, nel 2020 ha perso la Gran Bretagna, a seguito della Brexit, per cui in questo momento l’UE conta 27 membri. I paesi passati sotto le forche caudine dei preparativi per l’adesione sanno che, in materia di politica di allargamento, i candidati devono dimostrare la capacità di assumersi pienamente la membership comunitaria, cioè adempiere rigorosamente a tutti i requisiti. In altre parole, la politica di allargamento implica un processo spesso difficile, ma alla fine benefico sia per i candidati che per l’Unione.
Riuniti a Granada, in Spagna, i leader dell’UE hanno discusso in questi giorni anche delle prospettive dell’allargamento europeo. La Romania, rappresentata dal presidente Klaus Iohannis, sostiene i processi di adesione non solo per le confinanti Repubblica di Moldova e Ucraina, ma anche per i paesi dei Balcani, però ritiene irrealistico anticipare delle scadenze per l’allargamento. Se verrà fatto un passo risoluto per quanto riguarda l’Ucraina o la Moldova, non si deciderà domani. Si tratta di colloqui che porteranno ad un’agenda strategica per gli anni successivi. Per me personalmente e per noi, in Romania, è ovviamente molto importante che l’Ucraina e la Moldova compiano dei passi veloci verso l’integrazione europea, perciò abbiamo anche fatto un fortisissimo lobby, ha detto Klaus Iohannis.
Attualmente, cinque stati dei Balcani Occidentali hanno status di candidato e, in alcuni casi, i negoziati sono stati avviati. Si tratta di Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Ma, in ugual misura, anche la Turchia auspica di entrare a far parte dell’Unione. Il Kosovo, la cui indipendenza è riconosciuta solo da un parte degli stati UE, ha presentato nel 2022 una domanda di adesione. Nell’est europeo, la Repubblica di Moldova e l’Ucraina hanno ricevuto nel 2022 lo status di candidato, mentre la Georgia spera, a sua volta, di ottenerlo. Chişinău e Kiev auspicano l’avvio dei negoziati di adesione il prima possibile, e il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione in cui chiede alla Commissione di iniziare velocemente queste procedure con la Repubblica di Moldova.