Cala sipario sul Festival George Enescu
Il Festival Internazionale George Enescu, iniziato il 27 agosto, si concluderà il 24 settembre.
Leyla Cheamil, 22.09.2023, 12:37
La XXVI edizione del Festival Internazionale George Enescu sta per chiudere i battenti, il 24 settembre. Grandi orchestre del mondo hanno tenuto concerti in questo prestigioso evento musicale romeno, organizzato a cadenza biennale a partire dal 1958, in memoria del grande compositore e violinista romeno George Enescu, vissuto tra il 1881 e il 1955. Sebbene fosse conosciuto come un virtuoso del violino, lui diceva: Nel mondo della musica, io sono cinque in uno: compositore, direttore d’orchestra, violinista, pianista e professore. Apprezzo di più il dono di comporre musica e nessun mortale può possedere una felicità più grande.
Considerato uno degli eventi internazionali di musica classica più importanti a livello mondiale, il festival a lui intitolato ha portato riunito quest’anno, per quasi un mese, oltre 3.500 artisti tra i più famosi al mondo e oltre 40 ensemble provenienti da 16 paesi, che si sono esibiti in circa 90 concerti. Tra le sezioni dell’edizione 2023 si sono annoverati le grandi orchestre del mondo, i recital, le orchestre romene e quella dedicata alle famiglie e ai bambini. La London Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Göteborg, l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, l’Orchestra Filarmonica di Vienna sono solo alcuni degli esemble invitati a tenere concerti.
Un’altro riferimento importante del programma di quest’anno è stata la Piazza del Festival, tornata dopo una pausa di diversi anni, con una serie di concerti ad accesso gratuito in Piazza George Enescu a Bucarest, dove si sono esibite rinomate orchestre della Romania e della Repubblica di Moldova, nonché famosi solisti e strumentisti.
L’edizione 2023 del Festival Internazionale George Enescu è stata anche la prima con una nuova direzione, sia artistica che esecutiva. Il maestro Cristian Măcelaru ha iniziato ufficialmente il suo mandato come direttore artistico. La parola più importante e la parola che ha definito il mio concetto di questo quest’anno è un equilibrio, un equilibrio perfetto, perchè è necessario che il festival apra le sue porte a un pubblico molto vasto ed è necessario che il festival continui una tradizione, ha affermato il direttore Cristian Măcelaru.
I concerti si sono svolti non solo in Bucarest, ma anche in altre città del paese, tra cui Sinaia, Arad, Cluj-Napoca o Ploiesti, così come la casa museo di Liveni, il villaggio natio di George Enescu e che, attualmente, porta il suo nome, ha ospitato un concerto sinfonico il cui programma ha compreso le immortali Rapsodia n. 1 e Rapsodia n. 2. Inoltre, Timișoara, Capitale Europea della Cultura nel 2023, ha ospitato alcuni concerti sempre nell’ambito del Festival George Enescu.