Lo stato dell’Unione 2023
Messaggio incoraggiante per la Romania e Bulgaria da parte della presidente della Commissione Europea.
Roxana Vasile, 14.09.2023, 14:35
La guerra in Ucraina, le tensioni con la Russia o la crisi energetica sono tra le realtà immediate cui si accenna nel discorso sullo stato dellUnione Europea, tenuto nel Parlamento Europeo, a Strasburgo, della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen – lultimo del genere dellattuale mandato dellEsecutivo comunitario. Si è trattato, quindi, di un momento di riflessione non solo sullanno passato, ma sullintero mandato. E il messaggio principale sarebbe che oltre il 90% degli obiettivi politici fissati dallattuale Commissione alla fine del 2019 sono stati raggiunti. Alcune delle priorità della Commissione di fine mandato sono state riassunte, in unintervista per Radio Romania Internazionale, dal capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, Ramona Chiriac. “La Commissione von der Leyen vuole compiere ulteriori passi in termini di migliore sostegno alla comunità imprenditoriale. Inoltre, non necessariamente un arretrato, ma un ulteriore passo avanti verso i cittadini europei è una nuova visione di un dialogo strategico sulla Politica Agricola Comune. Continueremo anche il dialogo sulla nuova programmazione di bilancio, nella quale, come sapete, cè anche una componente per lUcraina, perché il sostegno allUcraina continuerà finché avrà bisogno del nostro sostegno.”
Lattenzione della Commissione è focalizzata anche sulladesione della Romania e della Bulgaria allo spazio Schengen. Ursula von der Leyen, pur affermando chiaramente nel suo discorso sullo stato dellUnione che i due Paesi meritano di essere accolti nellarea di libera circolazione, non ha offerto una soluzione chiara per superare lopposizione dellAustria, lunica ancora contraria tra i 27 Stati membri. In ogni caso, dalla tribuna del Legislativo comunitario, rivolgendosi agli eurodeputati di tutti i Paesi e di tutti i gruppi politici rappresentati, Ursula von der Leyen ha lanciato un messaggio incoraggiante – applaudito – per le politiche di gestione dellimmigrazione della Romania e Bulgaria. Gli eurodeputati romeni, qualunque sia il loro orientamento politico, ritengono che Bucarest debba esercitare pressioni sulle autorità europee affinché entro la fine dellanno ottengano ladesione a Schengen.
Il socialdemocratico Victor Negrescu: “Mi sarei aspettato che la presidente della Commissione Europea arrivasse con una data precisa per ladesione della Romania alla zona di libera circolazione o con soluzioni alternative in caso di un possibile nuovo rifiuto da parte dellAustria.”
Dal canto suo, il liberale Siegfried Mureşan ha scritto: “Spero che anche da parte del Governo austriaco latteggiamento sia razionale, corretto e che il veto ingiustificato contro la Romania venga tolto al più presto possibile. “
Infine, Dacian Cioloş, del gruppo Renew Europe, ex commissario europeo, è del parere che la Romania dovrebbe adottare una posizione radicale: usare il suo diritto di veto su qualsiasi argomento che richieda lunanimità a livello europeo, fino a quando i leader europei non risolveranno la questione Schengen.