Sostegno del Parlamento Europeo all’ingresso di Romania in Schengen
Il Parlamento Europeo ha adottato ad ampia maggioranza una risoluzione in cui chiede al Consiglio dell'Unione Europea di approvare l'adesione di Romania e Bulgaria allo Spazio Schengen.
Sorin Iordan, 13.07.2023, 10:52
La Romania e la Bulgaria dovrebbero essere integrate nell’Area Schengen entro la fine del corrente anno, indica una risoluzione adottata ieri dall’Eurocamera con 526 voti favorevoli, 57 contrari e 42 astensioni. Il documento sottolinea che i due paesi hanno già adempiuto agli obblighi Schengen e che il veto all’adesione può suscitare sentimenti antieuropei e danneggiare l’economia. Gli eurodeputati esprimono il rammarico per l’esito delle deliberazioni del Consiglio UE dell’8 dicembre 2022, che hanno portato al diniego della membership senza che sia stata fornita alcuna giustificazione giuridica relativa ai criteri di adesione.
L’Eurocamera indica che i cittadini di Romania e Bulgaria sono discriminati, in quanto devono affrontare ritardi, oneri burocratici e costi aggiuntivi quando viaggiano o svolgono affari all’estero, rispetto ai loro omologhi dei paesi Schengen. Inoltre, gli eurodeputati invitano la Commissione a stimare le perdite finanziarie, i mancati guadagni e i danni ambientali subiti dalla Romania e dalla Bulgaria dal 2011 a causa della decisione negativa e ingiustificata in merito al loro ingresso in Schengen e ad analizzare i possibili meccanismi di compensazione.
In un’intervista a Radio Romania, l’eurodeputato Victor Negrescu ha rivolto un appello alla prudenza, dal momento che, entro fine anno, si svolgono tre riunioni del Consiglio Giustizia e Affari Interni, che potrebbero prendere una decisione sull’adesione, e l’Austria, che ha bloccato la Romania a dicembre 2022, non ha dato alcun segnale di cambiare posizione.
Ci auguriamo che ciò accadda entro fine anno, però preferirei essere prudenti, anzichè fare come lo scorso anno, quando abbiamo parlato tantissimo dell’adesione che poi non è avvenuta. Quest’anno, piuttosto, il nostro desiderio è quello di tentare di fare pressione tramite le vie diplomatiche esistenti, provare a cambiare l’opinione del governo dell’Austria e avere una decisione favorevole a fine giornata. Ma per ora non siamo lì. Credo che quest’anno sia più difficile rispetto allo scorso anno, poichè siamo sempre più vicini alle elezioni per il Parlamento Europeo e alle elezioni in Austria, che sembrano essere influenzate dal tema della migrazione, promossa insistentemente dal cancelliere austriaco, ha spiegato l’eurodeputato romeno.
A dicembre 2022, l’Austria ha bloccato la candidatura della Romania a Schengen, invocando il fatto che il nostro paese facesse parte della rotta balcanica della migrazione illegale. L’accusa è stata respinta dalle autorità di Bucarest e smontata ufficialmente dalle istituzioni comunitarie, tra cui l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – Frontex. Attualmente, dei 27 stati membri dell’UE, solo Romania, Bulgaria, Cipro e Irlanda non fanno parte di Schengen, nelle condizioni in cui lo spazio di libera circolazione comprende anche stati extra-UE – l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e il Liechtenstein.