Sostegno europeo all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova
L'Ucraina invasa dalle truppe russe e la confinante Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona) rimangono sull'agenda dei decisori europei.
Bogdan Matei, 30.06.2023, 14:35
Le strutture europee ed euro-atlantiche, implicitamente la Romania, continueranno a sostenere lUcraina con tutto il necessario. Lo ha dichiarato, a Bruxelles, il presidente romeno Klaus Johannis. Il capo dello stato romeno ha affermato, inoltre, che, nel discorso pronunciato nellambito del Consiglio Europeo in corso, ha menzionato anche la necessità di aiutare la Repubblica di Moldova, uno stato che, a sua volta, è stato colpito dallinvasione russa dellUcraina. È vitale per gli ucraini, e per gli stati dellUnione Europea e della NATO preservare lunità e la solidarietà tra le due istituzioni, e per sostenere Kiev “continuare, incondizionatamente, con tutto ciò che abbiamo” – ha affermato il capo dello stato romeno.
“Penso sia chiaro a tutti che dobbiamo cercare di fare di tutto per fermare la Russia, per fermare questa guerra illegale. Per aiutare lUcraina, allo stesso tempo, dobbiamo aiutarla nel suo percorso europeo” – afferma il presidente Iohannis, il quale aggiunge che “è estremamente importante aiutare coloro che soffrono per questa guerra e hanno bisogno di una chance. E qui ho fatto esplicito riferimento alla Repubblica di Moldova, che ha bisogno del nostro sostegno per aumentare la sua resilienza e diventare membro dellUnione Europea”, ha detto Iohannis. Confinante con entrambe le ex repubbliche sovietiche cui ha espresso il suo sostegno il presidente Iohannis, la Romania le ha aiutate dal primo giorno della guerra scatenata dai russi, il 24 febbraio 2022. Più di 4,5 milioni di ucraini sono fuggiti attraverso la Romania dagli invasori.
Senza il sostegno romeno, la crisi energetica nella Repubblica di Moldova non potrebbe essere superata. Gli ultimi sondaggi confermano, inoltre, la massiccia adesione dei cittadini della repubblica al percorso europeo. Quasi il 60% degli intervistati si è pronunciato per ladesione allUnione Europea, mentre solo il 37% voterebbe per ladesione allUnione Eurasiatica, controllata dalla Russia – secondo i dati di uno studio citato da Radio Chisinau. Ladesione alla NATO è sostenuta dal 33,4% dei partecipanti al sondaggio. La presidente filo-occidentale Maia Sandu rimane la figura politica più popolare nella Repubblica di Moldova, e il suo partito, Azione e Solidarietà (PAS), otterrebbe il maggior numero di voti in caso di elezioni politiche anticipate.
Se domenica prossima si tenessero le elezioni presidenziali, quasi il 38% degli intervistati voterebbe per Maia Sandu. Lex capo di stato filorusso, il socialista Igor Dodon, sarebbe stato votato solo dal 14,2% dellelettorato, e lattuale sindaco della capitale, Chisinau, lex socialista Ion Ceban, riceverebbe il 6,2% dei voti. Il latitante Ilan Şor, che si trova in Israele e considerato il principale vettore degli interessi di Mosca nella Repubblica di Moldova, otterrebbe il 2,5% dei voti. Circa il 43,5% degli intervistati ha dichiarato di non fidarsi di alcun personaggio politico. Nel caso delle elezioni politiche, PAS otterrebbe il 44,3% dei voti, il Blocco dei Socialisti e Comunisti pro-Mosca il 21,5%, e il partito populista di Şor, sciolto di recente, il 13,6%.