Le proteste dei magistrati
I magistrati di diversi tribunali e procure in Romania hanno sospeso la loro attività, oggi, motivando che limminente modifica della legislazione in materia di pensioni speciali lederebbe lindipendenza della giustizia. In queste condizioni, saranno giudicate solo le emergenze, compresi i casi penali che coinvolgono arrestati, sottrazioni internazionali di minori, adozioni, affidamento pubblico, ordine di protezione. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha comunicato di prendere atto e appoggiare incondizionatamente la posizione espressa dai magistrati, nel senso che tale situazione è di particolare gravità e lede sostanzialmente lindipendenza della magistratura e lo status dei magistrati, con conseguenze dirette sullatto di giustizia. Le massime cariche del sistema giudiziario, ricorda il Consiglio Superiore della Magistratura, hanno avuto un incontro con i rappresentanti del potere esecutivo e legislativo, ai quali hanno presentato limpatto che le modifiche legislative proposte potrebbero avere sul sistema giudiziario, già alle prese con una grave carenza di personale, nel contesto della persistente incertezza sullo status dei professionisti del settore.
Ştefan Stoica, 21.06.2023, 12:26
Daltra parte, il Consiglio afferma di non essere contrario alla riforma delle pensioni speciali e di essere preoccupato di trovare le soluzioni normative più opportune per rendere più efficiente tale processo. La nuova ministra della Giustizia, Alina Gorghiu, ha reagito alla decisione radicale dei magistrati affermando di rispettare il loro diritto alla libera espressione, ma di partire dalla premessa che il dialogo è la soluzione per risolvere qualsiasi problema del sistema giudiziario, anzichè le proteste. Il principio secondo cui nessuna pensione può superare lo stipendio è morale e la società romena attende questa riforma delle pensioni speciali, ritiene Alina Gorghiu. La riforma delle pensioni speciali, che si basa solo in minima parte sui contributi pagati durante il periodo attivo e di cui beneficiano soprattutto i magistrati, ma anche altre categorie professionali, è un obiettivo previsto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. In assenza di questa riforma, la Romania perderebbe 3 miliardi di euro.
La coalizione di governo PSD – PNL vuole aumentare gradualmente letà pensionabile per giudici e pubblici ministeri fino a 65 anni, e vuole che la pensione sia calcolata in base al reddito di più anni, non solo dellultimo anno di attività. La riforma in materia comporterebbe anche la tassazione delle pensioni eccedenti un certo livello e leliminazione delle pensioni speciali per alcune categorie quali il personale specializzato assimilato alla categoria dei magistrati e pubblici ministeri, il personale con specifiche funzioni esecutive nelle rappresentanze diplomatiche e il personale assimilato alla categoria dei funzionari pubblici del Parlamento. Il numero dei beneficiari delle pensioni speciali ha superato, nel maggio di questanno, i 10.000, la metà provenienti dalla magistratura. Nel loro caso, la pensione media supera i 20.000 lei, cioè 4.000 euro, la maggior parte dei quali coperta dal bilancio di stato.