Rotazione governativa a Bucarest
Con un ritardo di due settimane a causa dello sciopero che si è appena concluso nell’istruzione preuniversitaria, in Romania è avvenuta una prima nella sua storia politica democratica. Il premier liberale Nicolae Ciucă ha dato il cambio alla guida del Governo al collega di coalizione, il socialdemocratico Marcel Ciolacu, rispettando l’intesa raggiunta dai loro partiti a novembre 2021. In quel momento, in seguito alla crisi politica provocata dal ritiro dell’USR dal governo di cui aveva fatto parte insieme ai liberali, il PSD e il PNL, in quest’ordine vincitori delle elezioni politiche, hanno formato una coalizione in grado di assumere le redini del paese, nella quale è entrata anche l’Unione Democratica Magiari di Romania. L’accordo raggiunto allora dal PSD e dal PNL prevede che ognuno dei due partiti assuma la premiership per un anno e mezzo, fino alle prossime elezioni politiche del 2024.
Roxana Vasile, 14.06.2023, 11:24
Con un ritardo di due settimane a causa dello sciopero che si è appena concluso nell’istruzione preuniversitaria, in Romania è avvenuta una prima nella sua storia politica democratica. Il premier liberale Nicolae Ciucă ha dato il cambio alla guida del Governo al collega di coalizione, il socialdemocratico Marcel Ciolacu, rispettando l’intesa raggiunta dai loro partiti a novembre 2021. In quel momento, in seguito alla crisi politica provocata dal ritiro dell’USR dal governo di cui aveva fatto parte insieme ai liberali, il PSD e il PNL, in quest’ordine vincitori delle elezioni politiche, hanno formato una coalizione in grado di assumere le redini del paese, nella quale è entrata anche l’Unione Democratica Magiari di Romania. L’accordo raggiunto allora dal PSD e dal PNL prevede che ognuno dei due partiti assuma la premiership per un anno e mezzo, fino alle prossime elezioni politiche del 2024.
In seguito alle dimissioni del leader liberale Nicolae Ciucă, il presidente Klaus Iohannis ha designato ieri alla premiership il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, dopo le consultazioni con i partiti parlamentari. Dopo intensi negoziati politici, riunioni e discussioni, il premier designato ha inoltrato al Parlamento il programma di governo e la lista dei ministri proposti. In mancanza di un consenso con l’UDMR, nella lista presentata da Marcel Ciolacu non si ritrovano più i rappresentanti degli ungheresi di Romania, bensì solo quelli del PSD e del PNL.
La Romania dovrà avere una crescita economica superiore al 3% fino alla fine dell’anno, e l’inflazione dovrebbe scendere all’8%, ha dichiarato Marcel Ciolacu, presentando le principali direzioni del programma governativo, un piano con cinque grossi obiettivi. Risolvere, una volta per sempre, il problema delle pensioni speciali e adottare la nuova legge sulla retribuzione unitaria, fermare l’aumento dei prezzi, ripristinare il potere d’acquisto, sviluppare i sistemi pubblici di Istruzione e Salute. Il principale argomento per convincere i romeni all’estero di tornare nel paese è quello di creare posti di lavoro, più numerosi e meglio pagati, ha dichiarato Marcel Ciolacu.
Dal canto suo, Nicolae Ciucă ha detto che, insieme ai socialdemocratici, i liberali hanno come priorità lo sviluppo del paese. Abbiamo assunto l’impegno di garantire la stabilità e attraversare la crisi, e abbiamo visto che si può realizzare anche crescita economica. Da questo momento in cui è avvenuta la rotazione governativa, è compito nostro, del Partito Nazionale Liberale, del Partito Socialdemocratico, assumere obiettivi in grado veramente di sviluppare questo paese, per aumentare i redditi dei cittadini e ridurre le differenze esistenti tra i cittadini di Romania e quelli dell’Unione Europea, ha detto Nicolae Ciucă.
Dopo le audizioni dei candidati proposti per le cariche di ministri oggi al Parlamento, il nuovo Governo potrebbe ricevere domani il voto di investitura.