L’istruzione, tra legge e sciopero
Via libera del Senato di Bucarest, come camera decisionale, alle leggi sull’Istruzione. La maggioranza PSD-PNL-UDMR ha sostenuto i due ddl destinati all’istruzione preuniversitaria e universitaria, considerando che le misure adottate riformano il sistema. Un sistema con problemi acuti, segnalati da decine di anni da insegnanti, genitori o studenti, rimediati solo in modo palliativo dai vari ministri o, al contrario, aggravati. Di professione insegnante, il presidente Klaus Iohannis ha assunto il progetto paese Romania istruita. Dibattuto per cinque anni, il progetto viene ora attuato nella forma delle nuove leggi sull’Istruzione, di cui il ministro Ligia Deca, che ha lavorato al progetto presidenziale, afferma che rispondono alle sfide del presente, ma anche a quelle a lungo termine.
Mihai Pelin, 23.05.2023, 12:13
Via libera del Senato di Bucarest, come camera decisionale, alle leggi sull’Istruzione. La maggioranza PSD-PNL-UDMR ha sostenuto i due ddl destinati all’istruzione preuniversitaria e universitaria, considerando che le misure adottate riformano il sistema. Un sistema con problemi acuti, segnalati da decine di anni da insegnanti, genitori o studenti, rimediati solo in modo palliativo dai vari ministri o, al contrario, aggravati. Di professione insegnante, il presidente Klaus Iohannis ha assunto il progetto paese Romania istruita. Dibattuto per cinque anni, il progetto viene ora attuato nella forma delle nuove leggi sull’Istruzione, di cui il ministro Ligia Deca, che ha lavorato al progetto presidenziale, afferma che rispondono alle sfide del presente, ma anche a quelle a lungo termine.
Il pacchetto di leggi sull’Istruzione rappresenta un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, un futuro migliore per tutti i bambini e i giovani in Romania. E’ arrivata al voto finale la legge sull’istruzione preuniversitaria, volta a rispondere alle sfide attuali e future, affinchè l’Istruzione diventi il fondamento di una società basata su valori. Equità, performance, investimenti, rispetto e sicurezza sono solo alcune delle parole-chiave che la legge sull’istruzione preuniversitaria ha trasposto in misure coerenti e prevedibili, ha dichiarato Ligia Deca.
La legge sull’istruzione preuniversitaria è finalizzara a ridurre l’abbandono scolastico, mentre quella sull’istruzione universitaria ha tra gli obiettivi anche il sostegno alla cooperazione europea delle università di Romania. La profesionalizzazione della carriera didattica, un migliore accesso all’istruzione precoce, la riduzione dell’analfabetismo funzionale, l’adattamento dei programmi al mercato del lavoro, la modernizzazione dei metodi per test e valutazione o un maggiore sostegno ai bambini sfavoriti sono altri obiettivi.
Invece, i senatori all’opposizione sono del parere che le due leggi non risolveranno i problemi esistenti, cosicchè hanno votato contro e le contesteranno alla Corte Costituzionale. Non abbiamo potuto votare una legge che semplicemente lascia lo statuto del personale docente ad un livello vergognoso, il che dimostra solo che alla maggioranza di oggi non importa nulla dell’istruzione. Con quali maestri di scuola elementare e insegnanti volete avere istruzione nel paese? Oggi, il 20% del personale docente sta per andare in pensione e solo il 5% è giovane, ha detto il senatore USR, Irineu Darău.
Intanto, oltre il 70% degli insegnanti ha deciso di continuare anche oggi lo sciopero generale avviato ieri, dopo una lunga serie di proteste non prese in considerazione. Ieri, il Ministero del Lavoro ha deciso di lanciare al dibattito pubblico un’ordinanza d’urgenza che prevede incrementi salariali per il personale ausiliario e non docente e introduce bonus fiscali per gli insegnanti principianti. Scontenti, i sindacati hanno annunciato di non rinunciare alla protesta finchè il Governo non risponderà con una soluzione credibile alle loro rivendicazioni, soprattutto finanziarie.