Dibattiti sulla riforma delle pensioni speciali
Secondo i protocolli in base ai quali funziona l’attuale coalizione governativa a Bucarest, in meno di un mese il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu sostituirà alla premiership il capo liberale Nicolae Ciucă. Insieme all’incarico, prenderà anche la patata bollente delle cosiddette pensioni speciali, che non rispettano il principio contributivo e di cui beneficiano principalmente ex parlamentari, diplomatici, magistrati o dipendenti dei sistemi della difesa, della sicurezza o dell’ordine pubblico. Il progetto di riforma delle pensioni speciali può essere approvato dal Parlamento entro la fine dell’attuale sessione, ma si continua a contemplare la possibilità che il Governo si assuma la responsabilità in tal senso, ha annunciato Ciolacu, spiegando di svolgere un permanente dialogo su questo tema con il ministro del Lavoro, il socialdemocratico Marius Budăi.
Bogdan Matei, 12.05.2023, 11:28
ll futuro premier ammette che il dossier doveva già essere chiuso, essendo incluso nella terza domanda di pagamento per il finanziamento del PNRR, tramite cui Bruxelles concede sostegno finanziario ad una parte degli investimenti e delle riforme in Romania. Budăi si recherà la settimana prossima a Bruxelles, per discutere di nuovo su questo tema con le autorità europee. Intanto, la Banca Mondiale ha ultimato il rapporto sull’impatto delle nuove misure proposte dalla coalizione nel caso delle pensioni speciali e, stando alle informazioni uscite nei media, il documento indica come insignificativo il risultato per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica. La tassazione progressiva di fino al 15% delle pensioni speciali avrà effetti irrilevanti, affermano gli esperti della Banca. Lo stesso vale per un’altra misura, che ha eliminato cinque bonus dalla base di calcolo delle pensioni dei militari. Ciò porterà ad una riduzione di soli 2 punti percentuali nella pensione di servizio di un militare.
Il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, sempre dal Partito socialdemocratico, ha insistito di nuovo che nessuno debba toccare le pensioni dei militari, poichè non si tratta di pensioni speciali. Il ministro ha dichiarato che sempre più giovani vanno attirati nell’esercito. Invano parliamo di carri armati, corvette, fregate, di tutte le cose che desideriamo e che avremo. Esse richiedono un personale altamente qualificato, poichè attualmente l’Esercito di Romania significa personale altissimamente qualificato. Perciò io insisto per l’entrata a far parte delle forze armate. In ugual misura, il desiderio di rimanere all’interno delle forze armate va incoraggiato assicurando un tenore di vita e una prevedibilità della carriera in questo campo, ha detto il ministro. Dall’opposizione, l’USR sostiene che il PSD e il PNL mentono i romeni quando affermano di voler eliminare le pensioni speciali e chiama il premier liberale Ciucă statista con tre cravatte che si prende lo stipendio, incassa la pensione speciale di generale a riposo e riceverà nel futuro anche pensione speciale di ex parlamentare.