Agenda complicata al Parlamento
Si annunciano dibattiti accesi questa settimana al Parlamento di Bucarest. I disegni di legge relativi all’abuso d’ufficio e alle pensioni speciali sono arrivati sul tavolo dei deputati e dovrebbero ricevere il loro voto, di principio favorevole, data la maggioranza confortevole della coalizione PSD-PNL-UDMR. I deputati sono la camera decisionale per entrambi i ddl. Il primo sarà adottato con il valore soglia di 9.000 lei (1.800 euro) a partire dal quale si considera abuso d’ufficio e prevede la reclusione per il reato commesso da un funzionario pubblico, ha assicurato il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu.
Roxana Vasile, 03.04.2023, 11:33
Si annunciano dibattiti accesi questa settimana al Parlamento di Bucarest. I disegni di legge relativi all’abuso d’ufficio e alle pensioni speciali sono arrivati sul tavolo dei deputati e dovrebbero ricevere il loro voto, di principio favorevole, data la maggioranza confortevole della coalizione PSD-PNL-UDMR. I deputati sono la camera decisionale per entrambi i ddl. Il primo sarà adottato con il valore soglia di 9.000 lei (1.800 euro) a partire dal quale si considera abuso d’ufficio e prevede la reclusione per il reato commesso da un funzionario pubblico, ha assicurato il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu.
A suo avviso, il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, avrebbe dovuto assumere il limite di 9.000 lei sin dalla forma iniziale del documento, nella cui mancanza il Senato ha dato il via libera al valore soglia di 250.000 lei. Sono fermamente convinto che accanto ai miei colleghi – sia del PSD, che del PNL e dell’UDMR, questa legge andrà mercoledì dalla Camera dei Deputati alla promulgazione con i 9.000 lei proposti dal ministro della Giustizia, ha dichiarato Marcel Ciolacu.
Dall’opposizione, l’USR ha criticato duramente la forma adottata dai senatori con i voti del PSD, del PNL e dell’UDMR. La decisione della Corte Costituzionale imponeva una soglia, ma questa soglia era di buon senso, una soglia ragionevole al livello del salario minimo, ha detto il deputato USR, Stelian Ion.
Sempre nonostante le proteste dell’opposizione, dal Senato è arrivato alla Camera dei Deputati anche il ddl riguardante la riforma delle pensioni speciali pagate dallo Stato. Secondo i nuovi provvedimenti appoggiati dalla maggioranza, nessuna pensione speciale supererà i redditi incassati nel periodo attivo, sarà vietato il cumulo delle pensioni speciali e si introduce un’imposta del 15% al massimo per la parte non contributiva.
Scontenta, l’opposizione ha sollecitato l’applicazione del principio contributivo a tutte le pensioni, a prescindere dal settore di attività. Attualmente, di pensioni speciali beneficiano circa 200.000 persone, di cui olltre 170.000 del campo della difesa e dell’ordine pubblico. Ma quelle più alte spettano agli ex magistrati – giudici e procuratori, che possono incassare fino ai 18.000 lei al mese (circa 3.600 euro), 10 volte in più rispetto ad una pensione media normale. La riforma del sistema delle pensioni speciali è una richiesta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dalla quale dipende l’approvazione di fondi europei per un valore di circa tre miliardi di euro.
Intanto, sull’agenda del Parlamento di Bucarest potrebbero ritrovarsi questa setimana anche i nuovi ddl sull’istruzione, fondamentati sul progetto Romania istruita, promosso dal presidente Klaus Iohannis. Le nuove leggi sarebbero volte a combattere l’abbandono scolastico e l’analfabetismo funzionale, mettere lo studente al centro del processo educativo o sostenere la cooperazione europea delle università di Romania. L’opposizione critica i ddl, ritenendo che presentano mancanze e generano squilibri.