Priorità per PNL e PSD
La maggioranza parlamentare confortevole di circa il 70% della coalizione governativa a Bucarest dovrebbe comportare un funzionamento senza errore sia della squadra esecutiva che del partenariato tra il PSD, il PNL e l’UDMR. Ma non è tutto latte e miele. Secondo il protocollo tra i partiti, a fine maggio il socialdemocratico Marcel Ciolacu dovrebbe sostituire alla guida del governo il liberale Nicolae Ciucă che, a sua volta, dovrebbe assumere la presidenza del Senato, ricoperta ad interim dalla sua collega di partito Alina Gorghiu. Ciucă afferma che il PNL sostiene l’osservanza integrale del protocollo convenuto con tutti i membri della coalizione, che implica rotazioni alla guida sia del Governo che di alcuni ministeri, e ritiene inopportuna un’eventuale rinegoziazione dei dicasteri.
Bogdan Matei, 31.01.2023, 11:31
Invece, Ciolacu vorrebbe che il PSD mantenesse i ministeri nei quali i suoi colleghi avrebbero fatto performance, come i Trasporti o le Finanze. Dal mio punto di vista, è inutile entrare in queste discussioni e in questi dibattiti, che consumano tempo, quattro mesi prima dalla rotazione effettiva, replica il premier liberale, annunciando che, nel successivo periodo, saranno valutati i risultati di ogni singolo ministro. I liberali saranno valutati altresì da un gruppo interno di lavoro, che elaborerà anche la strategia del partito in vista dell’anno elettorale 2024 quando si terranno amministrative, europee, politiche e presidenziali.
Intanto, i liberali dichiarano prioritaria l’adozione delle leggi sull’istruzione, parte del progetto presidenziale Romania istruita, lanciato quasi una decina d’anni fa dal capo dello stato e leader de facto del PNL, Klaus Iohannis, e non ancora messo in atto. Il PNL annuncia che, nella sessione parlamentare che inizia domani, punterà anche sull’adozione dei ddl relativi alle cosiddette pensioni speciali, che non rispettano il principio contributivo, e sulla crescita della soglia per l’imposta sulle pensioni dai 2.000 lei (circa 400 euro) a 3.000.
Anche per il PSD, sostiene il presidente Marcel Ciolacu, la massima priorità è il tema delle pensioni speciali, e il partito vuole individuare quella forma costituzionale che renda possibile la chiusura di questo capitolo una volta per sempre in Romania. Il raggiungimento dei target previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, convenuto dalle autorità di Bucarest con quelle di Bruxelles, è in ugual misura essenziale per i socialdemocratici, poichè da esso dipende l’accesso ai fondi europei. L’imposizione più rigorosa delle grandi compagnie, la riduzione della tassazione sul lavoro e un pacchetto di misure per diminuire o eliminare l’IVA per i generi alimentari di base sono altre promesse lanciate dal PSD all’inizio della sessione parlamentare. Tutte queste misure vanno, però, gradite anche dal PNL e dall’UDMR. A Bucarest, i commentatori politici non si affrettano ad affermare che saranno anche adottate.