Rapporto sull’assistenza all’Ucraina
La Romania è stata e rimarrà uno spazio di sicurezza e tranquillità per le ondate di profughi in arrivo dalla confinante Ucraina. Così il premier Nicolae Ciucă, ricordando che, subito dopo l’invasione dell’esercito russo, avviata il 24 febbraio, la Romania ha assunto il ruolo di partner affidabile europeo e internazionale nella gestione di questa crisi, la più grave in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il rapporto riguardante gli sforzi e le azioni in materia di assistenza umanitaria ai rifugiati, diritti dell’infanzia e di altre categorie vulnerabili, relativo al 2022 ed elaborato dal Dipartimento per responsabilità sociale comunitaria e gruppi vulnerabili, indica che la Romania è stata il primo paese dell’Unione Europea ad aver adottato un piano nazionale di misure di inclusione dei profughi a medio e lungo termine, e ha proposto agli stati europei un modello di leadership e coordinamento politico in materia di integrazione dei rifugiati.
Bogdan Matei, 16.01.2023, 11:23
Il rapporto specifica che oltre 3 milioni di cittadini ucraini hanno passato i nostri confini negli ultimi 12 mesi, di cui più di 2,5 milioni hanno beneficiato di assistenza diretta dal Governo di Romania o dai suoi partner: trasporto gratuito, cibo, vestiti, riparo, alloggio a lungo termine, aiuto finanziario urgente, decine di migliaia di interventi e servizi medici e sociali gratuiti, accesso al mercato del lavoro e alle scuole romene o la garanzia della sicurezza offerta dallo status di protezione temporanea offerto dallo Stato romeno. Inoltre, il premier precisa che la Romania ha offerto anche i più importanti corridoi di sostegno internazionale all’Ucraina, rendendo disponibile la sua infrastruttura nazionale stradale, ferroviaria, fluviale e marittima per le esportazioni ucraine, in primo luogo per quelle di cereali destinati al mercato mondiale.
Le autorità di Bucarest ricordano anche il partenariato esteso con le agenzie dell’ONU, con le autorità locali, con la società civile e con l’ambiente privato, che hanno sostenuto una risposta coerente ed efficace alla crisi umanitaria nel paese confinante. Siamo nella tappa in cui dobbiamo avere un approccio orientato verso misure di integrazione temporanea o a medio e lungo termine, in cui i profughi ucraini possano vivere una vita indipendente nel nostro Paese, integrati nel mercato del lavoro, i loro figli beneficiando di istruzione e vita sociale, ha concluso il primo ministro. La maggior parte degli oltre 3,3 milioni di profughi ucraini arrivati in Romania ha continuato il percorso verso stati dell’Europa occidentale, ma circa 100.000 hanno scelto di rimanere nel nostro Paese, precisano le autorità di Bucarest. Secondo una decisione adottata di recente dal Governo di Bucarest, coloro che entrano in Romania attraverso i valichi di confine con l’Ucraina e la Repubblica di Moldova potranno anche quest’anno viaggiare gratis in treno. Di trasporto gratuito si può usufruire per cinque giorni dall’ingresso nel paese.