Carenza di farmaci in Romania
Anche in Romania sta crescendo da una settimana all’altra il numero delle infezioni respiratorie, e i pazienti arrivano in numero più elevato del solito ai medici di base o alle strutture di pronto soccorso nell’intero paese. Recentemente, i medici hanno segnalato anche casi di contagio simultaneo da coronavirus e virus influenzale, come anche il nuovo ceppo Kraken. Gli specialisti stimano che il picco dei contagi sarà raggiunto nella prossime settimane, con una discesa nella seconda metà di febbraio.
Daniela Budu, 12.01.2023, 12:01
Anche in Romania sta crescendo da una settimana all’altra il numero delle infezioni respiratorie, e i pazienti arrivano in numero più elevato del solito ai medici di base o alle strutture di pronto soccorso nell’intero paese. Recentemente, i medici hanno segnalato anche casi di contagio simultaneo da coronavirus e virus influenzale, come anche il nuovo ceppo Kraken. Gli specialisti stimano che il picco dei contagi sarà raggiunto nella prossime settimane, con una discesa nella seconda metà di febbraio.
Gli stessi specialisti si appellano nuovamente alla popolazione a non prendere dei farmaci a caso e a chiedere il consiglio dei medici, nelle condizioni in cui il gran numero di contagi amplifica la crisi generata dalla carenza di certi medicinali dalle farmacie, particolarmente quelli pediatrici, a base di paracetamolo, ibuprofene o persino alcuni antibiotici.
Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, sottolinea che sul mercato sono disponibili degli sciroppi antipiretici che contengono queste sostanze e che il problema appare nel momento in cui i genitori cercano i farmaci utilizzati abitualmente. Dal canto loro, i pazienti denunciano i prezzi alti dei sostituti. Alexandru Rafila assicura di nuovo che in Romania non c’è una crisi di farmaci antinfiammatori e antipiretici, dal momento che abbiamo le proprie aziende che producono la loro sostanza di base, però ha aggiunto che la mancanza parziale di certi medicinali sul mercato è stata generata dai ritardi nelle forniture di materie prime dalla Cina.
Da ricordare che, alla fine dello scorso anno, il Ministero ha proposto la sospensione temporanea della distribuzione di certi antibiotici e antipiretici fuori dal territorio della Romania. A loro volta, i produttori spiegano che i prezzi di certi farmaci non coprono i costi di produzione, e il basso costo delle pastiglie, ma anche l’aumento dei prezzi dell’energia e delle utenze, porteranno alla scomparsa di molti medicinali. La situazione è molto più complicata nel caso dei farmaci destinati alle terapie delle persone affette da tumori.
Il presidente della Federazione delle Associazioni dei malati di cancro, Cezar Irimia, ha dichiarato che i pazienti hanno reclamato sin dall’inizio dell’anno la carenza di sette farmaci oncologici. Mancano sin dallo scorso anno e abbiamo segnalato questo fatto al Ministero. Ci è stato promesso che il problema sarà risolto. Abbiamo portato persino delle prove che questi farmaci sono destinati all’export parallelo, ma nulla è stato fatto in tal senso e dall’inizio dell’anno i pazienti reclamano al nostro call-center che sette farmaci non si trovano, ha spiegato Cezar Irimia.
Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, sostiene che mancano solo tre medicinali, di cui due stanno nei depositi. Ho controllato e, dei tre farmaci, due sono disponibili nei depositi in grandi quantità. Sicuarmente, noi, come Ministero della Salute, non possiamo sostituire i direttori degli ospedali che non hanno ordinato questi farmaci. Esiste un unico problema per un prodotto, più vecchio dal punto di vista dell’utilizzo nella terapia oncologica, ha spiegato Alexandru Rafila, aggiungendo che aspetta dalla commissione specializzata del Ministero della Salute una soluzione per il medicinale indisponibile da parecchio tempo.