Dicembre 1989: Intelligence romena desegreta documenti Rivoluzione
33 anni dopo la Rivoluzione anticomunista romena, lIntelligence romena ha desegretato tutti i suoi documenti sugli avvenimenti del dicembre 1989. Sono i fascicoli relativi al coinvolgimento del personale dellex Securitate (la polizia politica del regime comunista) negli avvenimenti del dicembre 1989. Si tratta di 13 volumi che contengono copie di pagine darchivio, corrispondenza, situazioni e note redatte dallex Securitate. Uno dei volumi contiene i messaggi e le comunicazioni che la Securitate ha inviato alla Televisione Pubblica Romena, che è stata uno dei punti centrali della rivoluzione.
Mihai Pelin, 23.12.2022, 13:36
33 anni dopo la Rivoluzione anticomunista romena, lIntelligence romena ha desegretato tutti i suoi documenti sugli avvenimenti del dicembre 1989. Sono i fascicoli relativi al coinvolgimento del personale dellex Securitate (la polizia politica del regime comunista) negli avvenimenti del dicembre 1989. Si tratta di 13 volumi che contengono copie di pagine darchivio, corrispondenza, situazioni e note redatte dallex Securitate. Uno dei volumi contiene i messaggi e le comunicazioni che la Securitate ha inviato alla Televisione Pubblica Romena, che è stata uno dei punti centrali della rivoluzione.
Ad esempio, in uno dei messaggi, il personale dellex Securitate esprime il proprio sostegno alla rimozione del regime di Ceauşescu. Il messaggio non è, però, mai arrivato al pubblico, ma gli ex agenti della Securitate si dichiaravano pronti a venire personalmente, se necessario, alla radio e alla televisione per sostenerlo. Il direttore dellIntelligence, Eduard Hellvig, ricorda che, purtroppo, milioni di romeni attendono ancora la verità sui fatti accaduti nel dicembre 1989 per chiudere definitivamente uno dei capitoli più sanguinosi del regime comunista romeno. Dal canto suo, il presidente romeno Klaus Iohannis ha affermato che il mancato compimento dellatto di giustizia in merito ai crimini avvenuti durante la Rivoluzione rimane un punto dolente della nostra società e non fa altro che perpetuare il dolore e la frustrazione.
Questestate, il fascicolo sulla Rivoluzione, in cui lex presidente romeno Ion Iliescu, lex vice primo ministro Gelu Voican Voiculescu e il generale (in pensione) Iosif Rus, ex capo dellAviazione militare sono accusati di aver commesso crimini contro lumanità, è stato rinviato alla Corte Suprema. Inizialmente, il fascicolo era stato inviato alla Corte Suprema nel 2019, ma i giudici lo hanno restituito alla Procura militare per la soluzione di diversi problemi nella requisitoria. I pubblici ministeri militari affermano che il gruppo attorno a Ion Iliescu, un ex membro della nomenklatura comunista, ha agito abilmente ed efficacemente nel prendere il potere politico e militare nel dicembre 1989. Esso ha fuorviato lopinione pubblica costantemente, ripetutamente e sistematicamente. Secondo i pubblici ministeri, unampia, sistematica e complessa azione militare di inganno, unica nella storia nazionale, è stata deliberatamente lanciata su tutto il territorio della Romania.
Come conseguenza, questi fatti hanno generato e amplificato la psicosi del terrorismo, che ha portato alla morte di molte persone. Lintera forza militare della Romania sarebbe stata messa a disposizione del Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale (CFSN) – organo provvisorio del potere statale, divenuto poi partito politico – FSN, guidato da Ion Iliescu. Nel maggio 1990, Iliescu è stato eletto presidente della Romania. Ulteriormente, ha ricoperto altri due mandati, dal 1992-1996 e dal 2000-2004. Nel tempo, il Fronte della Salvezza Nazionale si è trasformato in PDSR (Partito della Democrazia Sociale in Romania), poi in PSD (Partito Socialdemocratico), questultimo al governo, in questo momento, in Romania.