Preparativi per la Festa Nazionale del 1 dicembre
Ogni anno, il 1 dicembre, la Festa Nazionale della Romania è celebrata in tutto il paese, ma anche fuori confine, nei teatri operativi in cui sono dislocati militari romeni o nelle comunità dei connazionali all’estero. A Bucarest è programmata la tradizionale parata all’Arco di Trionfo, con la maggiore partecipazione dei militari alleati, che si svolgerà senza restrizioni per il pubblico per la prima volta dopo la pandemia. Rispetto agli anni precedenti, la parata porterà come novità i più nuovi mezzi militari moderni nella dotazione dell’Esercito Romeno. Accanto ai romeni sfileranno circa 150 militari stranieri di Belgio, Francia, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Portogallo, Stati Uniti d’America e Paesi Bassi, nonchè militari in rappresentanza dei paesi alleati contributori alle strutture NATO sul territorio della Romania e circa 25 mezzi tecnici, compresi aerei da combattimento di Canada, Italia, Spagna e USA.
Mihai Pelin, 28.11.2022, 11:46
Ogni anno, il 1 dicembre, la Festa Nazionale della Romania è celebrata in tutto il paese, ma anche fuori confine, nei teatri operativi in cui sono dislocati militari romeni o nelle comunità dei connazionali all’estero. A Bucarest è programmata la tradizionale parata all’Arco di Trionfo, con la maggiore partecipazione dei militari alleati, che si svolgerà senza restrizioni per il pubblico per la prima volta dopo la pandemia. Rispetto agli anni precedenti, la parata porterà come novità i più nuovi mezzi militari moderni nella dotazione dell’Esercito Romeno. Accanto ai romeni sfileranno circa 150 militari stranieri di Belgio, Francia, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Portogallo, Stati Uniti d’America e Paesi Bassi, nonchè militari in rappresentanza dei paesi alleati contributori alle strutture NATO sul territorio della Romania e circa 25 mezzi tecnici, compresi aerei da combattimento di Canada, Italia, Spagna e USA.
Manifestazioni speciali dedicate alla Festa Nazionale si terranno anche ad Alba Iulia (centro), da dove, il 29 novembre, partiranno messaggi per la Romania, nell’ambito di un programma educativo organizzato dal Museo Principia. Il 30 novembre, quando sarà anche la Festa di Sant’Andrea Apostolo, il protettore della Romania, ad Alba Iulia si terranno cerimonie militari con deposizioni di corone alle statue di grande rilevanza per l’atto dell’Unione. Sempre in questo giorno inizia anche il festival di usanze Romania tradizionale.
La Marcia dell’Unione e l’accoglienza delle ambascerie delle regge sono in programma sempre il 1 dicembre, quando si terrà anche la cerimonia con truppe e mezzi di combattimento, con la partecipazione di circa 850 militari. I distaccamenti sfileranno con mezzi di terra, elicotteri e aerei F-16. Sfilerà anche un distaccamento di miitari francesi del Gruppo Tattico di Difesa Collettiva, dislocato a Cincu, in provincia di Braşov (centro).
Gli eventi segnano anche il centenario dell’Incoronazione del Re Ferdinando e della Regina Maria ad Alba Iulia, dove il principe della Valacchia, Michele il Bravo, entrava in trionfo nel 1599 alla guida del suo esercito, attuando nel 1600 la prima grande unione politica dello spazio romeno. Soprannominato l’Unificatore, Ferdinando I fu il primo re di tutti i romeni, sotto il cui regno venne compiuta la Grande Unione del 1918, l’atto più importante nella storia del popolo romeno, quando la Transilvania, la Bessarabia e la Bucovina si unirono alla Madrepatria.
Ferdinando I fu l’uomo provvidenziale, della riforma agraria e di quella elettorale, delle azioni destinate al consolidamento dello stato romeno moderno. Ebbe accanto la spiccante personalità della Regina Maria, infermiera sul fronte durante la Grande Guerra e, in ugual misura, diplomatico nelle cancellerie occidentali. Senza di lei, spiegano gli storici, il successo di Ferdinando I non sarebbe stato uguale, e la Grande Romania sarebbe stata, il più probabilmente, un’aspirazione ancor più difficilmente raggiungibile.