Romania, stoccaggio sufficiente di gas naturale
Consonante con il suo obiettivo di eliminare la dipendenza di combustibili fossili da Mosca, deciso nel contesto della situazione generata dall’invasione della Russia nella confinante Ucraina, l’Unione Europea continua ad applicare le misure afferenti prese a Bruxelles, che prevedono, tra l’altro, lo stoccaggio congiunto di gas. Avviato qualche mese fa, il processo prosegue bene, con un ritmo persino superiore a quello stimato.
Corina Cristea, 17.10.2022, 12:11
Consonante con il suo obiettivo di eliminare la dipendenza di combustibili fossili da Mosca, deciso nel contesto della situazione generata dall’invasione della Russia nella confinante Ucraina, l’Unione Europea continua ad applicare le misure afferenti prese a Bruxelles, che prevedono, tra l’altro, lo stoccaggio congiunto di gas. Avviato qualche mese fa, il processo prosegue bene, con un ritmo persino superiore a quello stimato.
Lo stoccaggio congiunto europeo è all’84%, il che significa che stiamo superando il nostro obiettivo, annunciava a settembre la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. I nostri amici dei paesi baltici hanno lavorato duramente per porre fine alla loro dipendenza di gas dalla Russia, investendo in energie rinnovabili, terminal GNL e interconnettori. Tutto questo ha un prezzo elevato, ma la dipendenza dai combustibili fossili russi ha un prezzo ancora superiore. Dobbiamo sbarazzarci di questa dipendenza nell’intera Europa, dichiarava la presidente della Commissione.
Al momento dell’annuncio, i depositi di gas in Romania avevano raggiunto il livello minimo dell’80% previsto dal nuovo regolamento della Commissione Europea nell’ambito dei preparativi per la stagione fredda. E nel mese trascorso da allora, il livello di riempimento è aumentato di altri 11 punti percentuali. Ieri mattina, la Romania aveva 2,8 miliardi di metri cubi nei depositi, vale a dire quasi il 91% della capacità di stoccaggio nel paese. Lo ha annunciato la compagnia Transgaz, precisando che lo stoccaggio continuerà fino al 30 ottobre.
Intanto, le importazioni di gas in Romania sono diminuite di oltre il 20% nei primi otto mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La Commissione Nazionale di Strategia e Prognosi stima che la tendenza si manterrà per tutto l’anno. Inoltre, la produzione interna di gas naturale, che nei primi otto mesi è stata del 4,6% inferiore rispetto al corrispondente periodo del 2021, aumenterà di quasi il 2% nei confronti dello scorso anno.
Le cifre pubblicate dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano, d’altra parte, un calo del consumo di energia elettrica in Romania del 5,3% nei primi otto mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2021. Una riduzione che ha generato una crescita dell’export di energia elettrica di quasi 85 milioni kWh. Le cifre indicano inoltre che, mentre l’illuminazione pubblica ha registrato una crescita di quasi 4 punti percentuali, il consumo della popolazione è calato del 7,7%. I dati annunciati venerdì indicano che la Romania esporta 1.100 MW, principalmente grazie alla notevole produzione eolica. La produzione totale di energia era di 6.300 MW, e il consumo di circa 5.200 MW.