Dibattiti sulla revisione delle leggi sull’Istruzione in Romania
La consultazione pubblica sulle nuove leggi sull’Istruzione si è conclusa dopo un mese e mezzo di dibattiti. Il ministro Sorin Cîmpeanu ha spiegato che quasi 1.500 proposte volte a migliorare i due ddl per l’insegnamento preuniversitario e accademico sono state trasmesse al dicastero nel corso dei 75 dibattiti pubblici. Si è trattato del dibattito più ampio su un pacchetto legislativo in Romania, svoltosi per 43 giorni, considera il ministro.
Daniela Budu, 26.08.2022, 12:48
Si tratta di 1.486 set di proposte che totalizzano oltre 9.000 emendamenti proposti per quattro categorie: emendamenti fortemente giustificati con argomenti, altri, invece che, purtroppo, si articolano in semplici richieste; la terza categoria è quella degli emendamenti che si ripetono, mentre la quarta è quella degli emendamenti antagonistici. Tutti questi aspetti verranno esaminati con la massima responsabilità nei giorni prossimi, in modo che la settimana prossima possiamo avere una forma da inviare al circuito delle approvazioni, ha dichiarato Sorin Cîmpeanu.
Il ministro ha auspicato che, una volta adottati dal Governo, i ddl possano percorrere il circuito parlamentare entro la fine dell’anno. Secondo i piani del ministero, dall’anno scolastico 2023-2024 alcuni provvedimenti dovrebbero entrare in vigore, con l’applicazione integrale prevista entro il 2027. Il pacchetto legislativo si basa su più pilastri, ha detto ancora il ministro: aumentare la qualità dei programmi di studio, garantire le pari opportunità per l’istruzione e guidare gli studenti in maniera efficiente per ottenere le competenze necessarie. I progetti mirano ad ampie modifiche dell’attuale sistema dell’insegnamento, dal modo in cui verranno organizzate le ammissioni al liceo e all’università alla struttura delle materie e alla valutazione degli studenti. I ddl contengono anche provvedimenti riguardanti il supporto ai bambini vulnerabili.
Le opinioni non sono condivise da alcuni insegnanti, direttori, specialisti di istruzione, genitori o studenti, che hanno criticato e presentato obiezioni ai due progetti. Anzi, professori universitari e personalità culturali e intellettuali sollecitano la proroga del periodo di consultazione pubblica fino all’autunno, data l’importanza strategica delle nuove leggi, appellandosi alla consultazione reale degli intellettuali di Romania, del corpo docente e dei genitori. Anche i rappresentanti dell’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche affermano che le discussioni debbano continuare almeno fino a fine settembre, per fornire un ottimo quadro di consultazione. Il Ministero dell’Istruzione ha bocciato l’idea della proroga, spiegando che seguono ancora due tappe in cui i ddl possano subire delle modifiche. Intanto, la settimana prossima, i ddl delle leggi sull’Istruzione dovrebbero arrivare ai Ministeri delle Finanze, della Giustizia e del Lavoro, come anche al Consiglio Legislativo e al Consiglio Economico e Sociale.