La Romania non avrà problemi con il gas naturale
La Romania è, al momento, il Paese dell’UE meno dipendente dal gas russo, è il secondo produttore di petrolio e gas dello spazio comunitario e dispone di grosse quantità di gas naturali ancora non sfruttate nel Mar Nero. Il volume stimato dei giacimenti marittimi ammonta a 200 miliardi di metri cubi. La maggiore quantità si trova nel perimetro Neptun Deep, gestito dalla compagnia statale romena Romgaz e dalla OMV Petrom, da dove le prime quantità di gas potrebbero essere estratte alla fine del 2026 o all’inizio del 2027.
Intanto, nel perimetro Midia, a circa 120 chilometri dal litorale romeno, che include i giacimenti ʺAnaʺ e ʺDoinaʺ, i lavori di estrazione sono stati già avviati e le cinque sonde della compagnia Black Sea Oil&Gas garantiranno il 10% del consumo del Paese. Una sonda sottomarina al giacimento ʺDoinaʺ e quattro sonde al giacimento ʺAnaʺ dovrebbero estrarre mezzo miliardo di metri cubi di gas entro la fine dell’anno. Tramite quest’investimento, si potrebbe estrarre complessivamente 1 miliardo di metri cubi di gas all’anno. D’altronde, le prime quantità di gas sono state fornite al sistema nazionale.
Dal 15 giugno, quando sono iniziate le estrazioni dal giacimento “Ana”, 3 milioni di metri cubi di gas entrano ogni giorno nel sistema nazionale di trasporto. Prima, però, vengono portati dal Mar Nero, sul litorale, fino allo stabilimento per il trattamento del gas di Vadu, dove passano per un processo di separazione della parte liquida da quella gassosa e per un altro processo di asciugatura. Al momento, la Romania è arrivata al 41% della capacità totale di stoccaggio del gas naturale e fino al 1° novembre Bucarest si è impegnata con l’UE di arrivare all’80% – il fabbisogno minimo per l’inverno. Il direttore generale della “Transgaz”, Ion Sterian, ha precisato: ʺNoi non saremo nella situazione di altri Paesi quest’inverno, perché abbiamo una produzione interna e non c’è motivo per creare panico. Vengono stoccati 10-12 milioni di metri cubi di gas al giorno. Oggi abbiamo già immagazzinati un miliardo e 270 milioni di metri cubi di gas.ʺ
Durante una cerimonia organizzata, martedì, a Vadu, in occasione dellavvio dello sfruttamento del gas naturale nel perimetro Midia, il primo ministro Nicolae Ciucă ha trasmesso un messaggio di incoraggiamento a tutte le compagnie straniere e romene che desiderano investire in Romania: ʺIl fatto che questo progetto genererà 1 miliardo di metri cubi di gas all’anno vuol dire che arriveremo a garantire il 90% del fabbisogno della Romania. Ciò rappresenta un salto notevole e dimostra la capacità della Romania di trovare nuove risorse e soluzioni in un periodo in cui la fornitura di gas naturale a livello mondiale è minacciata dalla guerra in Ucraina.ʺ
La Romania si propone di diventare indipendente dal punto di vista energetico, fornitrice di sicurezza energetica nella regione, ma anche un corridoio di trasporto per il gas naturale e l’energia verde dal Mar Caspio.
Roxana Vasile, 29.06.2022, 14:13
La Romania è, al momento, il Paese dell’UE meno dipendente dal gas russo, è il secondo produttore di petrolio e gas dello spazio comunitario e dispone di grosse quantità di gas naturali ancora non sfruttate nel Mar Nero. Il volume stimato dei giacimenti marittimi ammonta a 200 miliardi di metri cubi. La maggiore quantità si trova nel perimetro Neptun Deep, gestito dalla compagnia statale romena Romgaz e dalla OMV Petrom, da dove le prime quantità di gas potrebbero essere estratte alla fine del 2026 o all’inizio del 2027.
Intanto, nel perimetro Midia, a circa 120 chilometri dal litorale romeno, che include i giacimenti ʺAnaʺ e ʺDoinaʺ, i lavori di estrazione sono stati già avviati e le cinque sonde della compagnia Black Sea Oil&Gas garantiranno il 10% del consumo del Paese. Una sonda sottomarina al giacimento ʺDoinaʺ e quattro sonde al giacimento ʺAnaʺ dovrebbero estrarre mezzo miliardo di metri cubi di gas entro la fine dell’anno. Tramite quest’investimento, si potrebbe estrarre complessivamente 1 miliardo di metri cubi di gas all’anno. D’altronde, le prime quantità di gas sono state fornite al sistema nazionale.
Dal 15 giugno, quando sono iniziate le estrazioni dal giacimento “Ana”, 3 milioni di metri cubi di gas entrano ogni giorno nel sistema nazionale di trasporto. Prima, però, vengono portati dal Mar Nero, sul litorale, fino allo stabilimento per il trattamento del gas di Vadu, dove passano per un processo di separazione della parte liquida da quella gassosa e per un altro processo di asciugatura. Al momento, la Romania è arrivata al 41% della capacità totale di stoccaggio del gas naturale e fino al 1° novembre Bucarest si è impegnata con l’UE di arrivare all’80% – il fabbisogno minimo per l’inverno. Il direttore generale della “Transgaz”, Ion Sterian, ha precisato: ʺNoi non saremo nella situazione di altri Paesi quest’inverno, perché abbiamo una produzione interna e non c’è motivo per creare panico. Vengono stoccati 10-12 milioni di metri cubi di gas al giorno. Oggi abbiamo già immagazzinati un miliardo e 270 milioni di metri cubi di gas.ʺ
Durante una cerimonia organizzata, martedì, a Vadu, in occasione dellavvio dello sfruttamento del gas naturale nel perimetro Midia, il primo ministro Nicolae Ciucă ha trasmesso un messaggio di incoraggiamento a tutte le compagnie straniere e romene che desiderano investire in Romania: ʺIl fatto che questo progetto genererà 1 miliardo di metri cubi di gas all’anno vuol dire che arriveremo a garantire il 90% del fabbisogno della Romania. Ciò rappresenta un salto notevole e dimostra la capacità della Romania di trovare nuove risorse e soluzioni in un periodo in cui la fornitura di gas naturale a livello mondiale è minacciata dalla guerra in Ucraina.ʺ
La Romania si propone di diventare indipendente dal punto di vista energetico, fornitrice di sicurezza energetica nella regione, ma anche un corridoio di trasporto per il gas naturale e l’energia verde dal Mar Caspio.