Misure per l’applicazione delle sanzioni internazionali
Limpatto sulleconomia nazionale delle sanzioni internazionali imposte alle società controllate da entità russe a causa del conflitto in Ucraina non va trascurato. La tutela dei dipendenti romeni di queste aziende è una priorità per il governo romeno – ha dichiarato ieri in un comunicato il ministro dellEconomia di Bucarest, Florin Spătaru. La Romania deve adattarsi e agire quanto prima per evitare le crisi a catena, ha aggiunto il ministro. La sua reazione arriva nel contesto in cui lEsecutivo ha adottato unordinanza durgenza, secondo la quale le compagnie romene controllate da enti russi che sono oggetto di sanzioni potranno continuare la loro attività senza conti bloccati, ma solo se entreranno in un sistema di vigilanza statale. Lo scopo è duplice: introdurre delle garanzie al fine di garantire che il regime sanzionatorio dellUnione Europea non venga leso, contemporaneamente alla tutela delle imprese e del mercato del lavoro romeno.
Nello specifico, una società romena soggetta a sanzioni invierà una sollecitazione al Ministero dellEconomia, che verificherà se adempie alle condizioni di funzionamento. Se la domanda è approvata, viene nominato un rappresentante del Ministero che sarà il supervisore permanente e i fondi e le risorse economiche dellazienda verranno sbloccati. Durante questo periodo, il supervisore potrà partecipare, in qualità di osservatore, alle riunioni dellAssemblea Generale degli Azionisti, dei soci, del Consiglio di Amministrazione e ad altre riunioni riguardanti la gestione della compagnia; avrà accesso a tutte le sedi in cui opera, nonché a tutti i documenti ricevuti dalla persona giuridica. Il supervisore informerà inoltre il Ministero in caso di sospetti relativi all’inosservanza delle sanzioni. Se questi sospetti vengono confermati, alla società viene ritirato il diritto di operare ed è nuovamente soggetta a restrizioni.
Lordinanza governativa d’urgenza è stata adottata lo stesso giorno in cui i rappresentanti dei circa 2.600 dipendenti della compagnia TMK-ARTROM di Slatina (sud) e Resita (sud-ovest), che produce tubi laminati, con azionisti russi, si sono recati a Bucarest per protestare davanti alla sede dellEsecutivo. Erano insoddisfatti dei ritardi nel pagamento dei salari e temevano di perdere i posti di lavoro. Adesso possono tirare un sospiro di sollievo! Come loro, anche tutti i romeni che lavorano per compagnie in cui i russi possiedono azioni. Secondo il ministro Florin Spataru, la maggior parte di queste aziende sono attive nellindustria metallurgica, in cui sono impiegate circa 22.000 persone, mentre nellindustria automobilistica si stima che possano essere interessati 5.000 posti di lavoro, su circa 200.000.
Roxana Vasile, 10.06.2022, 15:39