Le riserve strategiche dello Stato romeno
Dal punto di vista militare, linvasione russa in Ucraina, non provocata e illegale, non va per niente a gonfie vele. Ciò rischia di aggravare e prolungare la sofferenza del popolo ucraino aggredito. Daltra parte, linvasione mantiene inalterato il suo potenziale di creare degli squilibri pericolosi e di produrre conseguenze drammatiche per la sicurezza energetica e alimentare a livello globale.
In un messaggio trasmesso al Forum Economico Mondiale di Davos, il Direttore generale del Programma alimentare dellONU, David Beasley, ha descritto il blocco dei porti ucraini da parte della Russia una dichiarazione di guerra contro la sicurezza alimentare globale. Il problema non è solo che linvasione in Ucraina abbia aggravato la crisi del costo della vita a livello mondiale, ha affermato Beasley, la maggiore paura è che la Russia stia utilizzando in modo deliberato le riserve di alimenti come strumento di guerra. David Beasley ha ammonito che il risultato del blocco imposto dai russi nei porti ucraini potrebbe essere la carestia globale. Le autorità polacche hanno accusato, a loro turno, la Russia che sta cercando di sabotare i raccolti ucraini, allo scopo di generare una crisi alimentare che abbia effetti devastanti nel Nord Africa e generi ulteriori ondate consecutive di migrazione. Una possibile crisi di alimenti e di altri beni a livello mondiale preoccupa anche le autorità di Bucarest.
Il presidente dellAmministrazione Nazionale delle Riserve di Stato e Problemi Speciali, Georgian Pop, ha dichiarato a Radio Romania che le riserve strategiche dello stato saranno aumentate e diversificate, nel contesto della guerra in Ucraina e di un eventuale crisi alimentare. Per situazioni eccezionali, lo stato conserva alimenti, carburanti, antibiotici e altri prodotti, mentre ultimamente prodotti della riserva nazionale sono stati messi a disposizione per aiutare gli ucraini. La Romania ha imparato la lezione durante la pandemia e le scorte sono consistenti, ha dato assicurazioni Georgian Pop: Ve lo dico nel modo più responsabile possibile che, al momento, non abbiamo problemi. Questa vuole essere anche unesortazione alla calma per la popolazione. Le scorte sono consistenti. Però, abbiamo imparato dalla pandemia di COVID e dalla guerra in Ucraina e diversifichiamo molto i prodotti cha abbiamo. Abbiamo visto, ad esempio, in Ucraina di che prodotti aveva bisogno una popolazione colpita in un momento di crisi. Abbiamo poi guardato le nostre scorte e aggiungeremo i prodotti mancanti.
Daltra parte, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha lanciato, di recente, un appello a un maggiore sforzo internazionale per la creazione di un corridoio, che abbia anche una componente marittima, per il trasporto di prodotti dallUcraina, soprattutto di cereali. Secondo Aurescu, nel contesto del conflitto in Ucraina, Costanza è diventata il principale porto per lexport di cereali e la capitalizzazione del suo potenziale ha una rilevanza strategica.
Ştefan Stoica, 25.05.2022, 14:20