Romania, Polonia e il fianco est della NATO
Iniziata quasi un mese fa, l’invasione russa in Ucraina continua. Più città strategiche sono bombardate e attaccate e la popolazione lascia l’ex repubblica sovietica a causa della guerra. In tale contesto, i presidenti di Romania e Polonia, Klaus Iohannis e Andrzej Duda, sottolineano la necessità di rafforzare la difesa sul fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica. All’incontro avuto martedì, a Bucarest, loro hanno convenuto che i due Paesi intensifichino la cooperazione per la sicurezza. Klaus Iohannis ritiene necessaria una presenza militare più consistente in Romania e nella regione del Mar Nero, come risposta strettamente difensiva all’aggressione russa. Klaus Iohannis: “Abbiamo urgente bisogno di un consolidamento consistente ed equilibrato del fianco est, di una presenza avanzata, unitaria e rafforzata. È necessaria una maggiore presenza alleata nel nostro Paese e nella regione del Mar Nero. Un esempio chiaro e necessario in tal senso è la creazione quanto prima di un gruppo tattico della NATO in Romania.”
Nell’attuale situazione c’è bisogno di un nuovo concetto strategico della NATO, che tenga presenti in primo luogo i cambiamenti generati dall’aggressione della Russia in Ucraina, ha sottolineato anche il presidente polacco. Egli propone una presenza difensiva permanente della NATO sul fianco est, consolidata dal punto di vista dei militari, della dotazione e dell’infrastruttura. Queste sono le esigenze del presente, imposte dalle azioni di Mosca, ha aggiunto il presidente polacco. I due leader hanno deciso di organizzare a Bucarest un Vertice B9 degli stati membri NATO, due settimane prima della riunione degli alleati a Madrid, nel mese di luglio. B9 è un’iniziativa lanciata nel 2015 dal presidente romeno e dal suo omologo polacco, cui partecipano i 9 stati membri NATO del fianco orientale dell’Alleanza: Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria. Si tratta di una piattaforma molto utile per approfondire il dialogo e la cooperazione tra gli alleati della regione, in vista dell’articolazione del loro contributo specifico ai processi in corso nell’ambito dell’Alleanza, in piana concordanza con i principi di solidarietà e indivisibilità della sicurezza di tutti gli stati membri NATO.
A Bucarest, i due capi di stato hanno discusso anche delle responsabilità dei due Paesi membri dell’UE nella regione, occasione in cui è stato riconfermato il sostegno fermo e completo della Romania alla Repubblica di Moldova, nonché alla sua sovranità e integrità territoriale. L’impatto del conflitto in Ucraina sulla Repubblica di Moldova è molto ampio e il Paese ha bisogno di sostegno forte e coordinato, finanziario e logistico, da parte dell’UE e degli stati membri, che includa anche la sua sicurezza energetica, ha affermato Klaus Iohannis. I due presidenti hanno dichiarato che la Romania e la Polonia appoggiano fermamente il processo di integrazione nell’UE della Repubblica di Moldova, Georgia e Ucraina.
Mihai Pelin, 23.03.2022, 13:50
Iniziata quasi un mese fa, l’invasione russa in Ucraina continua. Più città strategiche sono bombardate e attaccate e la popolazione lascia l’ex repubblica sovietica a causa della guerra. In tale contesto, i presidenti di Romania e Polonia, Klaus Iohannis e Andrzej Duda, sottolineano la necessità di rafforzare la difesa sul fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica. All’incontro avuto martedì, a Bucarest, loro hanno convenuto che i due Paesi intensifichino la cooperazione per la sicurezza. Klaus Iohannis ritiene necessaria una presenza militare più consistente in Romania e nella regione del Mar Nero, come risposta strettamente difensiva all’aggressione russa. Klaus Iohannis: “Abbiamo urgente bisogno di un consolidamento consistente ed equilibrato del fianco est, di una presenza avanzata, unitaria e rafforzata. È necessaria una maggiore presenza alleata nel nostro Paese e nella regione del Mar Nero. Un esempio chiaro e necessario in tal senso è la creazione quanto prima di un gruppo tattico della NATO in Romania.”
Nell’attuale situazione c’è bisogno di un nuovo concetto strategico della NATO, che tenga presenti in primo luogo i cambiamenti generati dall’aggressione della Russia in Ucraina, ha sottolineato anche il presidente polacco. Egli propone una presenza difensiva permanente della NATO sul fianco est, consolidata dal punto di vista dei militari, della dotazione e dell’infrastruttura. Queste sono le esigenze del presente, imposte dalle azioni di Mosca, ha aggiunto il presidente polacco. I due leader hanno deciso di organizzare a Bucarest un Vertice B9 degli stati membri NATO, due settimane prima della riunione degli alleati a Madrid, nel mese di luglio. B9 è un’iniziativa lanciata nel 2015 dal presidente romeno e dal suo omologo polacco, cui partecipano i 9 stati membri NATO del fianco orientale dell’Alleanza: Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria. Si tratta di una piattaforma molto utile per approfondire il dialogo e la cooperazione tra gli alleati della regione, in vista dell’articolazione del loro contributo specifico ai processi in corso nell’ambito dell’Alleanza, in piana concordanza con i principi di solidarietà e indivisibilità della sicurezza di tutti gli stati membri NATO.
A Bucarest, i due capi di stato hanno discusso anche delle responsabilità dei due Paesi membri dell’UE nella regione, occasione in cui è stato riconfermato il sostegno fermo e completo della Romania alla Repubblica di Moldova, nonché alla sua sovranità e integrità territoriale. L’impatto del conflitto in Ucraina sulla Repubblica di Moldova è molto ampio e il Paese ha bisogno di sostegno forte e coordinato, finanziario e logistico, da parte dell’UE e degli stati membri, che includa anche la sua sicurezza energetica, ha affermato Klaus Iohannis. I due presidenti hanno dichiarato che la Romania e la Polonia appoggiano fermamente il processo di integrazione nell’UE della Repubblica di Moldova, Georgia e Ucraina.