Ucraina: task force a Bucarest
La Romania sostiene l’immediata cessazione dell’aggressione militare russa in Ucraina, in grado di dare una chance alla ripresa degli sforzi diplomatici, ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă. Abbiamo a che fare con un’aggressione non provocata contro uno Stato sovrano e indipendente, membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La Federazione Russa ha scelto la forza armata per raggiungere obiettivi politici revisionisti, ha detto Nicolae Ciucă, sottolineando che Bucarest è in permanente dialogo con gli alleati della NATO e con i partner europei.
Leyla Cheamil, 25.02.2022, 10:45
La Romania sostiene l’immediata cessazione dell’aggressione militare russa in Ucraina, in grado di dare una chance alla ripresa degli sforzi diplomatici, ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă. Abbiamo a che fare con un’aggressione non provocata contro uno Stato sovrano e indipendente, membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La Federazione Russa ha scelto la forza armata per raggiungere obiettivi politici revisionisti, ha detto Nicolae Ciucă, sottolineando che Bucarest è in permanente dialogo con gli alleati della NATO e con i partner europei.
Il premier ha convocato ieri la task force governativa incaricata a gestire la situazione generata dall’aggressione militare russa in Ucraina. Le sue principali responsabilità riguardano il monitoraggio della situazione e il coordinamento delle misure a livello delle strutture governative per assicurare il funzionamento di tutti i servizi pubblici.
Nicolae Ciucă ha spiegato che le competenti strutture governative sono pronte ad assicurare tutte le misure necessarie per accogliere flussi di rifugiati. Siamo solidali con il popolo ucraino e pronti a fornire aiuto umanitario alle persone in difficoltà. Stiamo monitorando la situazione dei cittadini romeni in Ucraina, ai quali siamo pronti ad offrire assistenza consolare e sostegno attraverso l’unità di crisi inter-istituzoonale del Ministero degli Affari Esteri, ha aggiunto il premier.
Stando alle autorità, la Romania potrebbe accogliere 500.000 rifugiati ucraini, all’inizio nei campi allestiti nelle province di Maramureş (nord-ovest), Botoşani (nord-est), Suceava (nord-est) e Tulcea (sud-est). Anche le province di Braşov (centro), Galaţi (sud-est) e Vaslui (est) hanno espresso la disponibilità ad accogliere rifugiati. Intanto, in Romania sono già arrivati, in fuga dalla guerra, numerosi cittadini ucraini, principalmente di origine romena, dalle località vicine al confine.
D’altra parte, il premier Nicolae Ciucă ha sottolineato che il nostro Paese beneficia delle garanzie di sicurezza più forti della sua storia. La Romania, al fianco degli alleati della NATO, soprattutto dal punto di vista del Partenariato Strategico con gli Stati Uniti d’America, nonchè insieme ai partner dell’Unione Europea, fa parte del più solido ombrello di protezione generato dalle democrazie del mondo. La sicurezza e l’incolumità dei cittadini romeni non sono lese di nessuna maniera, ha puntualizzato Nicolae Ciucă.
Il premier ha inoltre precisato che le autorità si sono assicurate che la Romania dispone di sufficienti quantità di gas nei depositi di stoccaggio per gestire la stagione fredda. Stiamo monitorando e valutando i punti di entrata e uscita di gas naturale nell’intera rete nazionale, per poter prendere, a seconda degli sviluppi, le misure necessarie per assicurare la continuità nell’approvvigionamento di gas naturale, ha detto ancora il primo ministro.