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Le autorità romene e la crisi in Ucraina

La crisi generata dal pericolo di un’invasione russa in Ucraina è il test più importante per l’unità e la solidarietà degli stati europei e finora è stato superato. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, dichiarava, dopo la riunione formale dei leader dell’UE sul tema degli ultimi sviluppi relativi alla situazione di sicurezza, che i Paesi dell’Unione devono restare uniti e che questa unità si deve manifestare sia negli sforzi diplomatici, che in quelli economici.



I rischi per la sicurezza europea sono critici e c’è bisogno di un coordinamento efficace e di unità nel periodo di crisi, che aumenti la sicurezza nell’intera zona euroatlantica, è del parere il leader di Bucarest. D’altra parte, egli sostiene la necessità di continuare il dialogo e di trovare una soluzione diplomatica alla crisi. Tuttavia, nel caso in cui la situazione di sicurezza ai confini dell’Ucraina cambiasse, l’Unione Europea ha già pronto un pacchetto di misure già stabilite, e gli stati membri reagiranno insieme, in un modo adeguato. Stando a Iohannis, la Romania è preparata anche per il peggiore scenario: Abbiamo oltre 600 chilometri di confine con l’Ucraina ed è possibile che appaia un flusso di migranti e, sì, siamo pronti anche per questa situazione; anche per questioni con impatto economico siamo pronti, abbiamo già preparato alcune misure specifiche, però lo dobbiamo sapere molto chiaramente. Auspichiamo che sia trovata una soluzione diplomatica, nessuno vuole una soluzione che presupponga delle sanzioni e ci auguriamo che questa situazione sul fianco est sia distesa tramite de-escalation e un calo delle tensioni”. Allo stesso tempo, la Romania ribadisce il suo forte sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, come pure al diritto di questo Paese di decidere liberamente sulle sue aspirazioni europee ed euroatlantiche, ha scritto il presidente Iohannis su Twitter.



D’altra parte, in un’intervista alla CNN, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha condannato le pretese di Mosca che la NATO ritiri i suoi equipaggiamenti e militari dai Paesi del fianco est, la Romania compresa, ed ha salutato il rifiuto categorico degli alleati. Non possiamo permettere di avere due tipi di alleati, alleati di prima classe e alleati di seconda classe — gli alleati del fianco est, senza alcun tipo di truppe ed equipaggiamenti reali da altri alleati sui loro territori. Questa cosa è inaccettabile, è stata già respinta e la NATO è molto unita e solidale in questo momento”, ha affermato Bogdan Aurescu. Il ministro ha auspicato che il gruppo tattico della NATO che sarà creato in Romania avrà la stessa struttura e dimensione come i gruppi tattici già funzionali nella parte settentrionale del fianco orientale, in Polonia e negli stati baltici. Domandato sul fatto che la Francia parla di una riorganizzazione della sicurezza europea, Bogdan Aurescu ha detto che il tentativo di sviluppare una dimensione di sicurezza dell’UE va considerata un’iniziativa complementare a ciò che sta facendo la NATO. Nessuno può sostituire l’Alleanza per quanto riguarda la garanzia della difesa e della sicurezza collettiva in Europa e nella zona euro-atlantica nel suo insieme, ha sottolineato Aurescu.

Le autorità romene e la crisi in Ucraina
Le autorità romene e la crisi in Ucraina

, 18.02.2022, 14:47

La crisi generata dal pericolo di un’invasione russa in Ucraina è il test più importante per l’unità e la solidarietà degli stati europei e finora è stato superato. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, dichiarava, dopo la riunione formale dei leader dell’UE sul tema degli ultimi sviluppi relativi alla situazione di sicurezza, che i Paesi dell’Unione devono restare uniti e che questa unità si deve manifestare sia negli sforzi diplomatici, che in quelli economici.



I rischi per la sicurezza europea sono critici e c’è bisogno di un coordinamento efficace e di unità nel periodo di crisi, che aumenti la sicurezza nell’intera zona euroatlantica, è del parere il leader di Bucarest. D’altra parte, egli sostiene la necessità di continuare il dialogo e di trovare una soluzione diplomatica alla crisi. Tuttavia, nel caso in cui la situazione di sicurezza ai confini dell’Ucraina cambiasse, l’Unione Europea ha già pronto un pacchetto di misure già stabilite, e gli stati membri reagiranno insieme, in un modo adeguato. Stando a Iohannis, la Romania è preparata anche per il peggiore scenario: Abbiamo oltre 600 chilometri di confine con l’Ucraina ed è possibile che appaia un flusso di migranti e, sì, siamo pronti anche per questa situazione; anche per questioni con impatto economico siamo pronti, abbiamo già preparato alcune misure specifiche, però lo dobbiamo sapere molto chiaramente. Auspichiamo che sia trovata una soluzione diplomatica, nessuno vuole una soluzione che presupponga delle sanzioni e ci auguriamo che questa situazione sul fianco est sia distesa tramite de-escalation e un calo delle tensioni”. Allo stesso tempo, la Romania ribadisce il suo forte sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, come pure al diritto di questo Paese di decidere liberamente sulle sue aspirazioni europee ed euroatlantiche, ha scritto il presidente Iohannis su Twitter.



D’altra parte, in un’intervista alla CNN, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha condannato le pretese di Mosca che la NATO ritiri i suoi equipaggiamenti e militari dai Paesi del fianco est, la Romania compresa, ed ha salutato il rifiuto categorico degli alleati. Non possiamo permettere di avere due tipi di alleati, alleati di prima classe e alleati di seconda classe — gli alleati del fianco est, senza alcun tipo di truppe ed equipaggiamenti reali da altri alleati sui loro territori. Questa cosa è inaccettabile, è stata già respinta e la NATO è molto unita e solidale in questo momento”, ha affermato Bogdan Aurescu. Il ministro ha auspicato che il gruppo tattico della NATO che sarà creato in Romania avrà la stessa struttura e dimensione come i gruppi tattici già funzionali nella parte settentrionale del fianco orientale, in Polonia e negli stati baltici. Domandato sul fatto che la Francia parla di una riorganizzazione della sicurezza europea, Bogdan Aurescu ha detto che il tentativo di sviluppare una dimensione di sicurezza dell’UE va considerata un’iniziativa complementare a ciò che sta facendo la NATO. Nessuno può sostituire l’Alleanza per quanto riguarda la garanzia della difesa e della sicurezza collettiva in Europa e nella zona euro-atlantica nel suo insieme, ha sottolineato Aurescu.

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