Covid-19: Romania, crescita accentuata dei contagi
La Romania ha riferito questa settimana un nuovo record di infezioni giornaliere da Covid-19, precisamente oltre 34.000, anche in seguito all’aumento del numero di tamponi. Abbiamo stimato una simile evoluzione, generata dalla variate Omicron, con una maggiore trasmissibilità rispetto ai ceppi precedenti. Continuiamo ad avere dei casi gravi generati dalla variante Delta, che rappresentano tra il 20 e il 25% dei contagi e che si riflettono nel caso dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive, ha dichiarato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Il ministro anticipa una crescita esponenziale dei contagi la settimana prossima, quando si potrebbero verificare oltre 40.000 al giorno. La curva epidemiologica potrebbe cominciare la discesa appena intorno al 10 febbraio, ha detto ancora Alexandru Rafila. Negli ultimi giorni, è aumentata notevolmente la capacità di effettuare dei test, possibile ora anche negli studi di oltre 3.800 medici di famiglia nell’intero Paese e nei 30 centri disponibili negli ospedali di Bucarest.
Leyla Cheamil, 28.01.2022, 11:16
La Romania ha riferito questa settimana un nuovo record di infezioni giornaliere da Covid-19, precisamente oltre 34.000, anche in seguito all’aumento del numero di tamponi. Abbiamo stimato una simile evoluzione, generata dalla variate Omicron, con una maggiore trasmissibilità rispetto ai ceppi precedenti. Continuiamo ad avere dei casi gravi generati dalla variante Delta, che rappresentano tra il 20 e il 25% dei contagi e che si riflettono nel caso dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive, ha dichiarato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Il ministro anticipa una crescita esponenziale dei contagi la settimana prossima, quando si potrebbero verificare oltre 40.000 al giorno. La curva epidemiologica potrebbe cominciare la discesa appena intorno al 10 febbraio, ha detto ancora Alexandru Rafila. Negli ultimi giorni, è aumentata notevolmente la capacità di effettuare dei test, possibile ora anche negli studi di oltre 3.800 medici di famiglia nell’intero Paese e nei 30 centri disponibili negli ospedali di Bucarest.
Le autorità intendono estendere le procedure di accesso ai test Covid nell’intero Paese. Il maggior numero di nuovi contagi è stato rilevato a Bucarest e nelle province di Timiş e Bihor, entrambe nell’ovest, Iaşi (est) e Cluj (nord-ovest). In salita anche il numero delle degenze ospedaliere, nelle terapie intensive, ma anche dei decessi. Il ministro Alexandru Rafila attira l’attenzione che il sistema sanitario dà segni di blocco in alcune province. Cluj rappresenta un bollino rosso per tasso di occupazione dei posti letto destinati ai pazienti COVID-19, che ha raggiunto il 68%. Le autorità hanno annunciato che, se questo tasso supererà il 75%, si passerà alla didattica online.
In seguito al nuovo record dei casi COVID, il ministro della Salute ha dichiarato che, per ora, non esistono motivi di panico, e che le scuole rimangono aperte in base all’algoritmo stabilito, legato all’esistenza di un focolaio di tre casi in ogni classe. In seguito alla salita accentuata dei casi di coronavirus, le autorità attirano nuovamente l’attenzione sull’importanza dell’uso della mascherina, del distanziamento, dell’osservanza delle misure di igiene, nonchè della vaccinazione.
D’altronde, l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità ha annunciato che più dell’85% dei decessi associati al coronavirus accertati la scorsa settimana in Romania, è stato rilevato tra persone non vaccinate. Sempre non immunizzata era anche oltre la metà delle persone rilevate positive sempre la scorsa settimana. Tra le persone vaccinate che hanno contratto il virus, per oltre la metà il contagio è avvenuto subito dopo la vaccinazione oppure a più di sei mesi dall’ultima dose. Dall’inizio della campagna di immunizzazione anti-COVID in Romania, il 50% della popolazione adulta ultra 18enne ha ricevuto almeno una dose, mentre il tasso vaccinale per la popolazione totale si avvicina al 42%.