Discussioni sull’indipendenza della giustizia
Il caso del giudice Cristi Danileț, escluso dalla magistratura dal Consiglio Superiore della Magistratura per la pubblicazione di alcuni filmati sui social, ha generato reazioni e controversie in Romania. La decisione del CSM non è definitiva. Danileț afferma, in sua difesa, che i video di cui è protagonista non hanno nulla a che fare con la Giustizia e la professione di magistrato, ma riguardano la sua vita privata. Il CSM ha deciso la mia esclusione dalla magistratura a causa di due filmati pubblicati, l’anno scorso, su Tik Tok: in uno sto tagliando la siepe a casa, nell’altro sto pulendo una piscina. Non ho fatto, allora, alcuna affermazione legata alla Giustizia e le immagini riprese non hanno niente a che fare con la professione. Si tratta esclusivamente della mia vita privata, di cui non devo dar conto a nessuno. La mancanza registrata è di atteggiamento che intacca l’immagine della Giustiziaˮ, ha precisato Cristi Danileț.
Il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, è del parere che, tramite la decisione di escludere dalla magistratura il giudice Cristi Danileţ, il CSM ha rischiato moltissimo. Il ministro ha aggiunto che, se questo è il nuovo livello di esigenza che il CSM desidera imporre, allora va fatto senza eccezioni. Anche l’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest ha reagito, dichiarandosi profondamente preoccupata a causa della decisione del CSM. I diplomatici americani hanno sottolineato che una giustizia indipendente, che rispetta lo stato di diritto, è fondamentale in qualsiasi democrazia prospera. Incoraggiamo il nuovo governo romeno a proseguire con le riforme giudiziarie e anticorruzione necessarie. I cittadini romeni meritano un sistema di giustizia indipendente, che rispetti lo stato di diritto e i valori democraticiˮ, si legge ancora nel testo pubblicato dall’Ambasciata degli USA.
D’altra parte, il premier Nicolae Ciucă ha avuto un incontro con il capo della rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Ramona Chiriac, in cui sono state presentate le priorità della Romania per quanto riguarda il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, l’adesione all’Area Schengen e all’OCSE. Introdotto dopo l’adesione di Romania e Bulgaria all’Unione Europea, nel 2007, il Meccanismo di Cooperazione e Verifica garantisce il progresso di questi Paesi per quanto riguarda la riforma del sistema giudiziario, il contrasto della corruzione e della criminalità organizzata. Di recente, la vicepresidente della Commissione Europea, Věra Jourová, si è detta pronta ad appoggiare l’acceleramento delle riforme nel campo della giustizia, affinché la Romania possa adempiere agli obiettivi previsti nel MCV e affinché questo possa essere rimosso in base ai risultati concreti registrati.
Un altro argomento di interesse è lo scioglimento della Sezione Speciale di indagini sui reati nella Giustizia, la cui attività è stata criticata dalla Commissione Europea, stando alla quale esistono sospetti che sia stata creata per poter trasferire i casi sensibili dalla DNA a questa sezione speciale. A novembre, il premier Ciucă annunciava che la nuova coalizione PSD-PNL-UDMR redigerà, entro marzo, un ddl tramite cui la Sezione potrà essere sostituita da un’altra struttura, incaricata ad occuparsi dei documenti in corso di soluzione.
Leyla Cheamil, 15.12.2021, 13:20